lunedì 28 novembre 2005

Fulminante

Picone: "Hey, hai sentito cosa ha detto Berlusconi stavolta?"


Ficarra: "Non preoccuparti, leggo direttamente la smentita domani"

giovedì 24 novembre 2005

Notizia falsa, per fortuna

Nei giorni scorsi mi era capitata per le mani la storia per cui le aziende telefoniche italiane avrebbero iniziato ad addebitare anhe i cosiddetti "squillini".
Tutto falso, per fortuna.

mercoledì 23 novembre 2005

Willy Pete

Ieri sera. Ballarò. Ore 23, circa. In onda l'inchiesta di rainews24 riguardo l'uso del fosforo bianco in Iraq. Sono rimasto senza alcuna parola, con una sensazione di malessere interno, lacerazione di qualcosa dentro di me. Ho corrotto la mia anima nel vedere quelle immagini perchè, anche se manifestatamente contrario alla guerra, sento quelle morti come se anch'io le avessi provocate. Da non credere possibile, da non sognare neanche nell'incubo piu' nero.
Spero che Bush, o chi per esso, guardi solamente quelle immagini. Poi avrà chiaro ciò che dovrà fare. E imparerà a governare seriamente un popolo

lunedì 21 novembre 2005

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia e
cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sè stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

sabato 19 novembre 2005

Perchè sei sempre triste?, gli ho chiesto.
Non sono triste.
Sì che lo sei.
Non è quello, mi ha detto. Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni che riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi disse, non sei nè triste nè felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Io sto aspettando, mi ha detto.
Cosa?
Sto aspettando di fare ciò per cui sono nato.

Questa storia, pag 156 - Alessandro Baricco


 


Questa, Cajka, è la risposta che avrei voluto darti quando quest'estate mi sparasti contro la stessa domanda. Sono le esatte parole che non ho avuto la prontezza di animare. Le cercavo, ma non salivano, non si cristallizzavano. Spero adesso tu capisca.

venerdì 18 novembre 2005

Non ci credo ancora...

Azienda produttrice di EPO diventa sponsor di una gara ciclistica.
Assurdo, ma tremendamente vero. Qui.

giovedì 17 novembre 2005

AHHHHHHHHHHH!!!!!!

Cucù, Elettronica non c'è più!

lunedì 14 novembre 2005

Così si scrive solo in Paradiso...

Voglio raccontarle una cosa, Florence. Mio padre era un uomo molto ricco, molto più di me. Si mangiò quasi tutto inseguendo un sogno assurdo, una faccenda di ferrovie, una bestialità. Gli piacevano i treni. Quando incominciò a vendere le proprietà io andai da mia madre e le chiesi:  Perchè non lo fermi? Avevo sedici anni. Mia madre mi diede un ceffone.  Poi mi disse una frase che adesso lei, Florence, deve imparare a memoria. Mi disse: se ami qualcuno che ti ama, non smascherare mai i suoi sogni. Il più grande, e illogico, sei tu.


Questa Storia, pag. 40 - Alessandro Baricco

giovedì 10 novembre 2005

Pesco dal mazzo dei pensieri...

Non scrivo, non perchè non voglia, ma perchè non ho tempo.
L'elettronica sta assorbendo gran parte della mia vita, le lezioni e i viaggi in treno anche di più. E all'orizzonte cominciano ad affacciarsi pensieri tesistici.
In più c'è chi si sposa, c'è chi si laurea, chi dà esami e chi vuole essere consolato.
Tasti neri e bianchi da studiare.
Idee di suoni e parole.
Troppo poco sonno, giorni sempre più corti ma comunque estremamente lunghi. Questione di punti di vista ed angolazioni.