Agonia

Piu' che un concerto, un'agonia. Non me ne vogliano gli amanti di Giuliano Palma e dei fenomenali (?) Bluesbeaters, ma i miei cog...ni gridano ancora vendetta. Mi sono ritrovato, sabato sera, in quel di Pisa, Giardino Scotto. Io, con la combriccola toscana di amicizie mi sono appropinquato al concerto dei suddetti, con qualche speranza; tutti ne parlavano un gran bene, ero stato INCORAGGIATO da piu' parti, il concerto era gratis. Perfetto. Anzi, sembrerebbe perfetto. Infatti, tutto e' iniziato ad andar male dal principio. A Pisa i parcheggi sono merce rara, infatti... per loro colpa siamo arrivati, credo a meta' esibizione, con due quasi morti "stiacciati" sulla coscienza, senza cena, con una camminata di ettometri nelle gambe, con Giulia e la sua voce "cristallina", se cosi' vogliamo definirla. Comunque sia, una volta li', mi sono in pratica ritrovato in un fosso, una depressione, che mi ha impedito di ammirare la fisicita' dei suonatori... E, a questo punto, ho dovuto far caso unicamente alla musica... e mi e' riuscito bene, dato che per la seguente ora e mezza non e' mai cambiata di una misera virgolina. Accordi in levare, solito giro di basso, batteria monocorde, voce normalissima. Le uniche cose che cambiavano erano le parole, rese purtroppo inintellegibili dall'acustica infame e distruttiva della conca in cui ero sito. In piu', intorno, una serie di invasati... ed io giu' a guardare, studiare siffatti soggetti e non capire l'isterismo dilagante causato dalle note sempre uguali spanse nell'aere. Da ricordare, l'eccezionale zoom del telefonino di un essere antropomorfo a me innanzi piazzato che e' entrato, penso, fin dentro al cervello di g.palma; e sempre da rimembrare lo stesso telefonino dotato di una luce accecante, probabilmente scaturita da raggi gamma. Andy ha definito perfettamente il tutto. Siamo stati al concerto di Giuliano Palla.