domenica 14 maggio 2006

A volte mi capita di provare rancore ed è una cosa che odio. Sì, è un sentimento che dovrebbe essere bandito dal cosmico garbuglio dell'anima umana. Lo odio perchè è sbagliato, è tutto sbagliato. E rimango male quando qualcuno prova rancore nei miei confronti, per colpa di mie parole, di mie azioni, del mio modo di essere. Io, quando parlo, penso, rido, dico, piango, gioco, lo faccio nel modo più innocente e leale possibile. Non vorrei mai che qualcuno ne risentisse. Innocente, ho detto. Leale, ho detto. E non capisco, NON VOGLIO che qualcuno con cui sto bene, che mi fa ridere, che mi ascolta, vada via per questo. Non è cercare una mezza misura, no. Questo non piace neanche a me. La cultura del compromesso non credo sia una conquista dell'umanità. Ma il bello di ANIME A COLORI che giocano su questa palla impazzita a spasso nell'infinito nero è quello di poter schizzare in tutte le direzioni, di poter imboccare strade su strade. Senza guardarsi in cagnesco se una non segue l'altra.

2 commenti:

  1. "Essenzialmente tu sei:
    pateticamente la mia demenza,
    sfortunatamente la mia esigenza...
    tu sei:
    storicamente la mia decadenza,
    chimicamente la mia valenza..
    La tua presenza,presenza come l'assenza è l'essenza,l'essenza della mia essenza..."(Patrizia Laquidara)

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  2. ecco chi è stato a rubare l'indirizzo che volevo per il mio blog :P
    hai ragione, c'è troppo dietro questa canzone.

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