giovedì 29 giugno 2006

martedì 27 giugno 2006

Adesso, dopo lo sfogo precedente, posso parlare di calcio. O almeno di Mondiali perchè calcio nella giornata di ieri non è che ne abbia visto proprio tantissimo. Infatti, non ci fosse stata l'Italia in campo, penso mi sarei addormentato.


Continuo a dirlo: siamo l'Italia, abbiamo TRE campionati del mondo vinti, tradizione, giocatori, soldi... dobbiamo entrare in campo per imporre il nostro gioco. NON SI PUO' GIOCARE IN CONTROPIEDE CON L'AUSTRALIA. E, badate bene, mi riferisco al primo tempo. Palla ai canguri e tutti nella nostra metà campo pronti a ripartire, speranzosi di un qualche varco. La rabbia è che ogni volta che premevamo un minimo sull'acceleratore creavamo palle gol... perchè non attaccare con convinzione, farne tre e poi tornare a fare gli italiani catenacciari? Misteri.


E non venitemi a dire che è stata la vittoria di Totti come ho sentito da più parti. Ha vinto l'Italia. Nel secondo tempo, in dieci, in un certo senso abbiamo giocato meglio, a parer mio. Intendo dire l'aspetto mentale. Continuavamo a chiuderci, anche più di prima, ma il pensiero era comunque di andare a segnare. Che poi gli infinitesimi tiri fatti fossero inguardabili è un'altra cosa. Il rigore non te lo procuri al '93 se non vuoi andare a segnare... vuol dire che in area avversaria ci siamo dovuti andare.


E poi, lì, tutto è andato al rallentatore. Il fischio dell'arbitro e l'urlo che scatta, l'isteria, gli abbracci. Perchè quel rigore era già gol, lo sapevo, tutti gli italiani lo sapevano. Noi, azzurri tutti, i rigori li conosciamo. Croce e delizia, si potrebbe banalmente dire. Invece è molto di più. Perchè una cosa stupida come il calcio, un gioco - perchè, ricordate bene, è solo un gioco - fa impazzire l'adrenalina. Ed il rigore è il rigore. Ennesima potenza delle emozioni, gesto insulso e semplicissimo quando la pressione non c'è. Diciamolo, tirare un rigore è a tutti gli effetti una stronzata. Ma, quando sei lì, non c'è più il fiato. Forse a Totti è mancato il fiato. L'allenamento c'è, un professionista ha sempre le gambe per un rigore. Ma il respiro, quello sparisce. Il tiro dal dischetto, quel tiro dal discetto, ha paralizzato tutti. Eravamo tutti su quel dischetto.

L'Italia è un paese strano ed assurdo. Da fuori guardarci deve essere uno spasso (in realtà anche da dentro non è male). Pazzie collettive, furbizie, stravaganze, incomprensibilità ed incongruenze assortite. E poi il calcio.


E' tutto per noi, se non più di tutto. Anch'io sono tifosissimo, lo sapete e ne ho dato prova. Ma l'Italia probabilmente mi ha superato. Ieri si decideva della Nostra Costituzione e il pensiero correva tremante verso Viduka. Bossi entrava a gambe unite sulla democrazia e il rosso veniva comminato a Materazzi (esagerando tra le altre cose... per Materazzi, mica per Bossi). Calderoli parlava e Chipperfield correva e distribuiva botte.


Almeno io ho avuto il pensiero rivolto ad un tiggì nell'intervallo mentre tutti pensavano al the caldo di CAressa e agli highlights commentati dalla Gialappas; sarò fatto male, chiamatemi strano, ma l'importanza del referendum restava e sarebbe dovuta essere superiore ad Italia - Australia. Fosse stata Italia - Brasile...


Comunque, ieri l'Italia ha vinto due volte, per la cronaca.

lunedì 26 giugno 2006

Shed My Skin

I am not alone
I live with the memories regret is my home
This is my true freedom
Express all the feelings of what I've become
I watch the rising sun
I hope I find some peace today

It seems I've gone away
It seems I've lost myself
It seems really lost my way
It seems I've lost myself
It seems I've
Shed my skin

Are you ready for me
Or purge my love
Are you ready for me
A bitter sinking feeling

Awake to the fact there's no going back
To the world in which I was living
I'm searching for something but found less than nothing
I watch the rising sun
I hope I find some peace today 


Are you ready for me
Or purge my love
Are you ready for me
Oh 'cause I'm dying to feel
What I have lost

Oh and what I was
All my life I've waited
Endless days have taken
Taken what made me free
Years have gone
I'm broken

Left the past unspoken
Those years
Oh they haunt me still
Shed my skin
Are you ready for me
Or purge my love
Are you ready for me
And shed my skin

Alter Bridge


domenica 25 giugno 2006

Segnalazione

A voi tutti segnalo un evento che avverrà, eccome se avverrà. Dedicato a chi ama (o anche adora) i Coldplay. Ma, non vi preoccupate, anche se non siete fan sfegatati, potete partecipare. Eccovi la locandina:



Quindi, staccatevi dal piccì almeno per il 2 Luglio e giungete festosi a Pescara. Per maggiori e perfettissime delucidazioni circa il tutto, visitate The Scientist ossia il sito della Official Tribute Band.


PS E' pubblicità, è vero, ma se non l'avessi fatta avrei rischiato la vita (o la morte, penso si possa dire anche così). Vero mik?


PPS a proposito di mik, anche lei ha un blog. Come si dice dalle mie parti, "amm' dato la pazziella in mano alle criature" (è scritto da cani, scusate, ma spero si capisca il senso). Mi raccomando, il blog si intitola A Rush Of  Words To The Head. Non andateci se volete preservare i neuroni!!!

NOn vi scordate!

NOn mi permetterei mai di prendere in giro qualcuno per mancanza di memoria, ma oggi e domani c'è il referendum. Ovviamente, NOn darò alcuna indicazione di voto in quanto NOn credo che qualcuno NOn abbia ancora pensato a cosa votare e cosa NOn votare. Mi raccomando, NOn venite a dirmi che NOn ci andrete perchè è molto importante . E' in ballo la NOstra Costituzione, costata sangue e sudore, e la NOstra democrazia. In pratica il NOstro futuro.


Ed, a proposito, vi consiglio un libro che con il referendum NOn c'entra nulla. Di Diego Cugia. Si intitola "NO".

sabato 24 giugno 2006

Memorie di qualche giorno (fa)

Sapete, non ho scritto in questi giorni per mancanza di lassi temporali atti allo scopo e soprattutto liberi dalla tirannia del quotidiano. Nel frattempo, ho dato un esame, ho saltato la laurea di un mio amico (studiavo per il predetto esame), ho visto Italia-Rep. Ceca sul maxischermo ad Ingegneria (Pisa), ho aiutato un pochino mio zio che è stato operato di ernia, ho scommesso su Azzurrimania e ho girovagato un pò nei miei pensieri. In quest'ultima circostanza mi sono anche perso, chiedendomi lumi su alcune scelte che ho fatto e sperando che da esse non fossero nati errori (o almeno non gravi). Sono riemerso al mondo con una paginetta di frasi appuntate a matita, alcune significative, altre meno, che potrebbero ben far parte di qualche canzone o di qualche poesia. Potrei dirne qualcuna, è vero. Ma non lo farò. Altrimenti l'eroinadelculto mi frega le idee (scherzo, Towa... ih ih ih) o Lastupida chissà per quanto tempo mi prende in giro (da una che fa architettura bisogna aspettarsi anche questo... vabbè, lei si diverte così... non si è ancora fatta un quadro del proprio stato mentale). In tutto questo ad Andylove continuano a saltare addosso frotte di ragazze... ma che dico, fLotte di ragazze, fresche come salmoni controcorrente. Simonewin99 fischietta metal a tutto spiano, ebbro dei propri gas (questa, lo ammetto, l'ho fregata ad Elio). L'Italia troverà l'Australia ed io sarò indeciso nel tifo (cioè, tiferò spudoratamente Italia, ma l'Australia era la mia seconda squadra!) agli ottavi, lunedì. Che altro dire per chiudere il cerchio di questo post? Forse... Punto.

Capitolo Dieci

Stanno ammazzando Flaubert. Lo sapevate? E' il titolo del decimo capitolo di Baricco su La Repubblica.

martedì 20 giugno 2006

Ho vinto io. Sono sveglio. E sono vivo.

lunedì 19 giugno 2006

Questo è il terzo post nel giro di pochi minuti. Ho davvero voglia di battere questa tastiera ma, come potete vedere dagli argomenti trattati, non ho un'idea che sia una. Potrei parlare di Casa Savoia, del tiramisù, della prestazione di Adebayor, di come prima ho giocato alla playstation, delle ragazze che non ho, dell'ultimo di De Gregori, di un libro che credevo di aver perso e che stamattina è saltato fuori, di questo giugno che non sa decidersi tra essere caldo o freddo, del Referendum. Ma non farò nulla di tutto ciò. Sono felice per alcune cose, triste per altre, tristissimo per altre ancora. Praticamente ho sette/otto stati d'animo contemporanei, conflittuali e diversissimi tra loro. Riuscirò ad addormentarmi vivo stasera? E a svegliarmi domattina?
Stasera, ennesima partita di calcetto. I miei dolorini assortiti continuano a perseguitarmi ma sarò un perfetto Perrotta. Lui è riuscito a finire quella partita (partita?) ancora vivo, seppur con l'amputazione di un arto... perchè non posso riuscirci io?
E' arrivata la pagella di quel mio fratello rispondente al nome di Davide. Qualsiasi materia, voce, casella recitava una sola uguale, monotona parola: OTTIMO. So che non interessa a nessuno tutto ciò, ma mi andava di dirlo.

Perchè per tutto il giorno non ho preso la chitarra in mano e adesso avrei voglia di spaccare tutto, col volume dell'amplificatore a pallissima? Ho in mente un'ideucola che purtroppo posso solo abbozzare nel più profondo silenzio della mia testolina vuota... ho provato ad arpeggiare piano piano piano con la chitarra classica ma:


1. non è assolutamente la stessa cosa


2. non so come abbia fatto, ma mio fratello che già da un pò dormiva, mi ha mandato a fare...


3. mio padre mi ha guardato bieco


4. sono in una società più o meno civile ed è passata la mezzanotte


Penso che quattro motivi possano bastare. Quindi mi fermo nel parlare (rima involontaria e, sinceramente, orribile).

sabato 17 giugno 2006

I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso ed i libri per sempre.


John Ruskin

Numeri

Non sono nel modo più assoluto una persona che crede ad oroscopi, congiunzioni strane, coincidenze assurde. Ma ho trovato un sito che dà i numeri. In pratica calcola i numeri che dovrebbero essere distintivi di un individuo. Stranamente credo che abbia preso abbastanza nel mio caso (forse con un pò di esagerazione).


























Il tuo Numero del Destino è 6
Il tuo Numero del Destino rappresenta il percorso che seguirà la tua esistenza, le doti e le capacità che devi sviluppare per far sì che la tua vita sia equilibrata ed armoniosa.

Il tuo Destino ti condurra' a costruire una casa ospitale e stabile, e una premiante carriera. Vivi in modo responsabile e impari a mantenere equilibrio tra quello che dai e quello che ricevi. Sei simpatetico, diligente e capace di offrire buoni consigli. Sono qualita' per le quali altre persone verranno da te molte volte nel corso della tua vita. Vedi la bellezza nel mondo.




Il tuo Numero dell'Espressione è 7
Il tuo Numero dell'Espressione indica come ti realizzi e in quali aspetti della vita trovi soddisfazioni.

Lo scopo dei 7 e' di perseguire la verita' dietro qualsiasi cosa e ricercare la conoscenza interiore. Questo inseguimento puo' spesso lasciarti isolato da molte cose attorno a te. Infatti, puoi ricercare l'isolamento per appagare la tua sete di conoscenza. Il tuo obiettivo e' di scoprire saggezza e verita' in tutte le sue forme. Potrai anche essere chiamato a condividere la tua conoscenza e saggezza con tutti.




Il tuo numero dell'Anima è 8
Il tuo Numero dell'Anima descrive i desideri intimi e i sogni verso i quali aspiri.

Il tuo intimo desideio e' di conodurre, di prendere il controllo del mondo che ti circonda. Finche' i tuoi talenti ti conducono verso questo desiderio e' molto probabile che i tuoi desideri vengano completamente soddisfatti.




Il tuo Numero dell'Apparenza è 8
Il Numero dell'Apparenza rivela il tuo io esterno, ovvero i tratti della personalità che mostri agli altri.

La personalita' dell' 8 e' ambiziosa, potente e influente. Essi irradiano una forza incredibile e sono destinate a guidare gli altri. Essi sono equilibrati e leggermente conservativi. La loro fiducia in se stessi e' contagiosa ed riassicura anche gli altri.




La tua Quintessenza è 4 
La Quintessenza rivela la tua vera essenza, il tuo vero io. E' la somma tra il Numero del Destino e il Numero dell'Espressione.

Imparerai il valore del duro lavoro, della disciplina, e dell'organizzazione nei tuoi primi anni di vita. Mentre gli anni passano metterai un valido contributo nelle cose che sono destinate a durare. Negli ultimi anni avrai costruito cose di un valore duraturo. Puoi avere dei problemi di salute che combatterai applicando le tue abilita' organizzative per far diminuire i loro effetti su di te.



Il Post Più Bello

Questo è il post più bello che abbia mai dovuto scrivere. Probabilmente sarà banale o non userò un linguaggio perfetto o ancora non sarà una pagina da accostare ai classici della letteratura. Mi sento soffocare e non sto capendo più niente da circa un quarto d'ora. La testa gira, vorticosamente, tutto è confuso, i ricordi mi assalgono, le sensazioni si accavallano e giocano a rincorrersi. Non sto bene e non sono mai stato così bene contemporaneamente. Ma sono troppo felice. E la cosa bella è che questa felicità ha un nome.


Luigi


Non so che dire e non riesco a descrivere il mio stato d'animo. Dire solo "AUGURIIIII" non basta, lo sento. Daniela e Mario, vi sono vicino adesso come lo sarò sempre.

giovedì 15 giugno 2006

Capitolo 9

Ancora calcio principalmente nel nuovo di Baricco su La Repubblica. Per anni li ho visti abbracciarsi, da lontano.

mercoledì 14 giugno 2006

Through Her Eyes

She never really had a chance
On that fateful moonlight night
Sacrificed without a fight
A victim of her circumstances

Now that I`ve become aware
And I`ve exposed this tragedy
A sadness grows inside of me
It all seems so unfair

I`m learning all about my life
By looking through her eyes

Just beyond the churchyard gates
Where the grass is overgrown
I saw her writing on her stone
I felt like I would suffocate

Inloving memory of our child
So innocent, eyes open wide
I felt so empty as I cried
Like part of me had died

And as her image
Wandered through my head
I wept just like a baby

As I lay awake in bed

And I know what it`s like
To lose someone you love
And this felt just the same

She wasn`t given any choice
Desperation stole her voice
I`ve been given so much more in life
I`ve got a son, I`ve got a wife

I had to suffer one last time
To grieve for her and say goodbye
Relive the anguish of my past
To find out who I was at last

The door has opened wide
I`m turning with the tide
Looking through her eyes


Dream Theater

Miracoli del calcio

Vi rompo ancora le palle per raccontarvi di una partita di calcetto da me stasera disputata. Come sapete, la settimana scorsa ho giocato e la caviglia sinistra ha fatto quasi crack. Oggi quindi sono andato a giocare.


Mi sono presentato al campo vestito a puntino, trascinato dai Mondiali, dall'esordio dell'Italia e soprattutto da quello dell'Australia (non so perchè, ma questa squadra assurda è entrata nel mio cuore... come si fa a giocare con tre prime punte, trequartisti, un solo difensore spostato per lo più a fare il terzino tirando la palla avanti a casaccio?). Spiccava una bella fasciatura, sia per proteggere la parte colpita che (soprattutto) per far colpo su qualche bella ragazza. Che ci fossero ZERO ragazze è un dettaglio.


Praticamente non ho potuto tirare (infatti caviglia sinistra saltata ed essere mancino non è che aiuti proprio tanto), contrastare, scattare bene, correre al 100%. Ero sostanzialmente poco più che inutile. Dopo mezz'ora perdevano 8-0. Alla fine abbiamo perso 9-8. Miracoli del calcio.

lunedì 12 giugno 2006

La zolletta di zucchero

La zolletta di zucchero, creata dai cechi, è la più grande stronzata mai inventata. Presuppone che , sei vuoi poco zucchero, tu vada in giro con il piccone.


Gialappa's Band - commento di USA - Repubblica Ceca

Le cose più difficili

Sono due le cose più difficili da spiegare al mondo: la teoria della relatività e la regola del fuorigioco (soprattutto alle donne).


Gialappa's Band - commento ad USA - Repubblica Ceca

sabato 10 giugno 2006

Sempre a proposito de "lo zaino"

Mamma mia, tiv l'ha detto e l'ha fatto... sul blog ha messo la foto "dell'essere"... la posto pure io per insegnare a chi verrà dopo di me da cosa guardarsi:



Capite adesso il perchè del post precedente e dello squilibrio mentale da me raggiunto? Help. Help. Help. Help. Help. Help. Help. Help. Help.

"Zaino"

... non pensavo esistessero oggetti tanto orribili al mondo, soprattutto nel nostro cosiddetto "Occidente Civilizzato"... ieri sera lo "zaino" di tivviettina mi ha perseguitato in lungo ed in largo, arrivandomi a minacciare persino in sogno. Non me lo toglierò più dalla mente, credo, e ciò si ripercuoterà sulle mie esperienze sociali future e probabilmente sull'educazione dei miei (possibili e/o plausibili) figli. E, per allietarvi sguardo e orecchie, NON ve lo posterò nè descriverò.


P.S. ad onor del vero, lo "zaino" - ma è un complimentone chiamarlo zaino - non è di tiv, ma di un suo amico. Quindi, Amico Senza Nome (ma credo Carmelo, però potrei sbagliare...), mi rivolgo a te, sì proprio a te che probabilmente non leggerai mai queste parole. Non ti conosco e non ho nulla contro di te. Sei un mattacchione (con uno "zaino" così...) e sicuramente sarai bello, alto, forte e simpatico; avrai un bel lavoro, una ragazza carinissima e ti auguro di raggiungere in volo ogni tuo sogno. E sono sincero, quando scrivo queste parole. Ma quello "zaino", no, non posso sostenerlo. E non ci riesci neanche tu (l'hai sbolognato a tiv, del resto). Per favore, prendi il tuo "zaino". Adesso guardalo e fatti un esame di coscienza. Cosa avevi fumato al momento dell'acquisto? Quale eclissi di luna aveva condotto i tuoi passi in quel negozio? Perchè Dio (o chi per lui) ha permesso ciò? Adesso girati, guarda il cestino ma non buttarlo, no. Sarebbe troppo semplice. Deve soffrire come io, come te, come tutti hanno sofferto.

venerdì 9 giugno 2006

E' appena cominciato l'evento calcistico più atteso dell'anno e già non posso più fare a meno di Sky Dire Mondiali... lanciatori di giavellotto, modelle ecuadoriane (perchè è così che si dice... modell.... cioè ecuadoriane), Nasimio (num 8 della Polonia), Malati di mente (riassunti nel portiere dell'Ecuador), inni delle squadre svelati per quel che sono...

Bobby Long

Consiglio: cercate di vedere il film "Una canzone per Bobby Long". John Travolta strepitoso per non parlare di Scarlett Johansson. Storia lieve e dura, ricca e di povertà, d'amore, d'amicizia, d'odio. Di vendette meditate e attuate solo in parte. Di sentimenti e canzoni. Di cose semplici, di New Orleans. Di alcool e sigarette, tanto alcool e tante sigarette. Di poesia.

giovedì 8 giugno 2006

Capitolo Otto

Baggio in panchina è la coda che sbatte è l'ottavo capitolo del saggio sui barbari di Baricco su Repubblica. Stavolta si parla di calcio.

mercoledì 7 giugno 2006

Iruben Me

Da quanto tempo...


C'è sempre neve al nord
con raffiche di vento
i mari non lo so
iruben me, baby
dagli occhi miei rovesci
da sette giorni
che se non torni qui
prevedo inondazioni!
Iruben me
Iruben me
Iruben me

Da notte fonda in poi (i mari non lo so)
violenti trombe d'aria (le mie emozioni)
la nebbia salirà
Iruben me, baby
variabili dal cuore
da sette giorni
che se non torni qui
prevedo inondazioni

Iruben me
Iruben me
Iruben me

Piove a dirotto sul mio viso
scrosciando a rivoli, andò
dal sangue ghiaccio come un sorriso
in fondo al sole
il nostro sole.

Ma se non torni qui
prevedo inondazioni

Iruben me
Iruben me
Iruben me



Zucchero

Mille

Raggiunto il traguardo delle 1000 visite da quando ho Shynystat (contatore serio)... mi sa che Andy in questo momento starà collassando sulla sedia ed in generale sarà verde di bile.

martedì 6 giugno 2006

Mat

Poi si dice che i matematici non servono; almeno questo nel mio recinto ingegneristico si vocifera. Sono menti eccelse, nessuno lo mette in dubbio, ma sono fuori della realtà. Lo diceva di sè proprio il mio professore di analisi. Ma, in Canada, tali scienziati hanno dato vita alla TRITARRA. Che è? In pratica è un nuovo strumento, parente della chitarra, fornito di corde a forma di Y. Il suono dovrebbe essere più pieno ed esotico. Se ne parla più diffusamente qui. Nell'aricolo si dice pure che il suono faccia un pò schifo, in realtà.


Adesso, dico io, questa non è la conferma del disagio mentale dei matematici?

Cose fatte oggi

MATTINA


- mi sono svegliato (che di per sè è rassicurante)
- ho fatto colazione e mi sono lavato (finalmente, direte voi)
- ho preparato la colazione a mio fratello e poi abbiamo fatto a botte sul divano... ovviamente mi ha distrutto...
- giretto sul web
- cazzeggio vario
- pranzo

POMERIGGIO


- partitona a Caesar III (ho distrutto una legione di Cesare in 12 secondi netti)
- studio (poco, ma studio)
- ascolto di musica
- creazione di un cd per Erasmo
- ascolto di musica

SERA


- vestizione con la maglia del Barça che mio padre ha portato direttamente dalla Spagna... mamma mia, sembravo... non lo voglio dire, mi vergogno... è un'offesa a lui... non posso... vabbè, parevo Belletti... (ih ih ih, chi credevate? sono umile, io...)
- partita a calcetto... ovvero mezza partita in cui ho giocato davvero bene, con due goal, lanci, difese, attacchi... poi...
- caviglia sfasciata
- il tempo restante l'ho passato in porta facendo il Buffon... no, non mi sono messo a scommettere nè (sigh) a farmi la Seredova...
- doccia, cena e ora qui.

lunedì 5 giugno 2006

Staserastasera

E anche stasera si fa qualcosa, stavolta però di tutt'altro genere. Vista la simpatia che ha suscitato la scorsa gif riguardo la serata suonereccia, anche adesso ho deciso di esprimermi graficamente:


Post inutile

Inutile è una parola piccola per questo post, forse più che altro infinitesimamente accessorio. Non so cosa voglia dire, ma eccomi qua ad esporre in bella forma cercando, per quanto mi è possibile, di non compiere alcun errore di sintassi. Sono qui, in pratica, per dar voce al nulla in quanto, adesso, non ho nulla da dire. Cosa aggiungere? Forse è difficile dire di più, descrivere l'aria che mi circonda, così piena ma anche così vuota. Oppure tratteggiare i lineamenti di questa mattina cominciata troppo presto (è sempre troppo presto quando il sonno chiama) ma troppo tardi per tanto altro. I colori sono sempre gli stessi, quelli di questa casa e di questo schermo, della colazione fatta, del caffè da fare per l'ennesima volta; e quelli del sole, fuori. I suoni, del ticchettare delle mie dita sulla tastiera, delle auto che sfrecciano, piene di persone con e senza fretta, le voci dei passanti che passano, alcuni, che si fermano, altri. Il libro che attende, aperto, sul tavolo, come sempre. Famiglia sparsa per Gaeta e per l'Italia. Amici, pure. C'è chi c'è e pure chi ci deve essere, sul messenger. Amy Lee che canta Halo e gli Stadio con il loro Disperato bisogno d'amore provano a tenermi compagnia in questa mattina ed in questi fugaci attimi in cui prende corpo il post inutile. E sta venendo alla luce - seppur inutile, ribadisco - bello e forte, lungo e compatto, con pause, virgole e gli immancabili punti.

domenica 4 giugno 2006

Oggipomeriggiopropriooggipomeriggio

Non dico altro, lascio solo una gif qui di seguito che descriverà sinteticamente il prosieguo del mio pomeriggio:


sabato 3 giugno 2006

Cardiologia

Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare
Chi è ferito e non cade, ma continua ad andare
A sbattersi nel buio e a farsi vedere
A sanguinare di nascosto e a pagare da bere
A goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato
L’amore ha sempre fame, non l’avevi notato
E dice sempre con disinvoltura
Senza paura dice: “mai”, senza paura mai.

Che si veste di bianco per scandalizzare
E compra rose a dozzine
E fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene
Che si gioca per vincere e chi vince è perduto
Con una chiave ed un numero in mano
Tutta la notte aspettare un saluto
E a pensare: “ti amo”

Chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
E il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
E macina la sabbia dentro i mulini a vento
E che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
E poi l’amore indecente, che si lascia guardare
L’amore prepotente che si deve fare
E gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente
Chè dell’amore non si butta niente


Francesco De Gregori

A forest

Come closer and see

See into the trees

Find the girl

while you can

 

Come closer and see

See into the dark

Just follow your eyes

Just follow your eyes

 

I hear her voice

Calling my name

The sound is deep

In the dark

I hear her voice

And start to run

Into the trees

Into the trees

 

suddenly i stop

but i know it's too late

i'm lost in a forest

all alone

the girls was never there

it's always the same

i'm running towards nothing

again and again and again…


The Cure

venerdì 2 giugno 2006

Capitolo Sette

Un altro articolo cannato, sigh. Dal titolo bisogna guardare l'animale. Sempre Baricco a condurre le danze.

Parole. Silenzio.


Inestricabili dita.


Respiro che sbatte.


Sguardo che muore.


Silenzio. Parole.

Continuo a tifare Juve, nonostante tutto. E soffro, perchè non credo di meritarmi ciò che giustamente mi piove addosso. Non intendo minimamente retrocessionipenalizzazionieviadicendo ma l'etichetta, che sarà eterna, di ladro. Un conto è il ladro che si diceva fino ad un mese fa, un altro è il ladro di oggi. Io, Emanuele, come ogni tifoso ingenuo ed innamorato, non lo merito.


Ma, come dico da anni, sarebbe così scaldaloso vedere Zeman a Torino? In B, in A...

Capitolo Sei

Maledetto me che mi sono distratto. Oggi è uscito il nuovo capitolo di Baricco ed io non ho comprato il giornale, forse per la pioggia, forse per il freddo, forse per la pigrizia. Acciderboli. Corbezzolina. Porchetta l'oca. Va bene, ritorno in me. Il titolo è se una cosa vende molto, vale poco e si comincia ad esaminare l'assedio della prima roccaforte da parte dei barbari.