giovedì 31 agosto 2006

Me lo sento scorrere dietro la schiena da stamattina. Sta per succedere qualcosa.

martedì 29 agosto 2006

Improvvisamente, mi sembra
molte speranze e situazioni
si sono sciolte
alla lettera.
Occhi, voci e sorrisi
continuano i loro giochi illusori,
ma realmente la lontananza,
la distanza, è.

Ventiduesimo Capitolo

L'Allergia Per La Profondità è al numero ventidue del capitolame baricchiano su Repubblica.

venerdì 25 agosto 2006

Va bene, basta, un caffè e torno a studiare.

Poesia (?)

Guardami.
Ascoltami,
e l'attenzione riversa a fiotti
su me, le mie pene e le mie parole.
Muto, vinto dal dolore,
ti chiedo una speranza.
Guariscimi.
Strappami questi veli pungenti,

...mio adorato tubetto di Voltaren.

lunedì 21 agosto 2006

.osseccus è asoclauq am, asoc eripac a ocseir noN

domenica 20 agosto 2006

Ho appena rivisto, dopo una buona dozzina d'anni (credo), La Storia Infinita.

lunedì 14 agosto 2006

Casa di Fabio

Sul finir delle prove ci trovammo in una selva scura, che la dritta via era smarrita. E, guardando attorno l'aria che s'addensava e che il giorno sfilava via, così come le energie e la voce, di tutto facemmo una fascina e cominciammo col prendere immagini del nostro tempo e del nostro luogo.


Immediatamente principiò il riso degli stolti e tutto diventò orpello... i liuti cessarono il fragore e i tamburi ammutirono soavi.


Ne rimase qualcosa, di molto lontano dall'idea del nostro convegno... gli esempi vennero gelosamente custoditi e solo uno se ne salvò.


Questo.


sabato 12 agosto 2006

Orgia di Capitoli

Cavoletti, ne ho saltati un bel pò, quattro per la precisione. Il diciassettesimo è Il Varco Verso Una Qualche Spiritualità. Il diciottesimo dice che Beethoven Si Sarebbe Potuto Fermare Lì. Il diciannovesimo, a parer mio, dei quattro, ha il titolo più stimolante: Strabordando Con Arrogante Ineleganza. Il ventesimo si intitola L'Aspirazione Borghese Al Dominio.

mercoledì 9 agosto 2006

OBIETTIVO: acquistare adattatore CANON-JACK


PRIORITA': abbastanza alta


TEMPO A DISPOSIZIONE: la giornata odierna


TEMPO ATMOSFERICO: abbastanza buono, soleggiato ma ventilato (insomma ...ato)


ARMI A DISPOSIZIONE: oggetto pesantissimo, simile ad un comunissimo vocabolario di inglese, da scagliare contro qualsiasi nemico. Pantaloncino idroresistente completo di tasca portaoggetti laterali (volgarmente detto "costume da bagno"). Zoccoli (è quest'ultima un'arma micidiale da usare solo in caso di enorme emergenza planetaria)


 


MISSIONE COMPIUTA. Domenica, forse... succede qualcosa.

lunedì 7 agosto 2006

Resumè

Non avete mie notizie da qualche giorno. Sono vivo. Ho avuto un poco di febbre, ma adesso sono di nuovo in piedi. Prossimamente scriverò di Tiemmeò, ossia TMO, ossia ancora TeleMonteOrlando, la telestreet di Gaeta, perchè è successo qualcosa di incredibile. Intanto beccatevi questo post inutile. Vediamo un pò, per aggiornare il mondo virtuale delle mie (poche ed insulse) imprese di questi ultimi dì... ho preso il biglietto per la PFM e non vedo l'ora (in effetti non ho l'orologio); oggi abbiamo scritto un pezzo in sala prove (ossia nella cameretta del batterista... un giorno di questi salgono i carramba e ci portano tutti e tre in visita a Regina Coeli); ieri, all'Odeon, vicino al tavolo nostro c'era Luca Dirisio; l'acqua a Gaeta è stupenda anche se si vocifera l'esatto contrario; fa un caldo sostenibile; alla PS2 sono un mostro (grazie alla "malattia" che ha forzato me e mio fratello a giocare ininterrottamente per 4 lunghi giorni a Winning Eleven 10); mi si è rotta la custodia della chitarra elettrica; il nuovo stereo in macchina funziona a meraviglia; ho superato, finalmente, il quinto quadro di Caesar.

martedì 1 agosto 2006

Breve Storia #2

Si svegliò. Era tardi per tutto, era presto, invero, per lei stessa. Guardò il soffitto, bianco non uniforme; la vernice in qualche punto scrostata lasciava ferita la superficie. Sul grande letto le lenzuola non v'erano più, scalciate lontano. Il sole entrava in silenzio nella camera, filtrando dalle persiane verde scuro. Lei, lì, assaporava i raggi caldi e immaginava la vita fuori, piena di energia.


Si alzò e la prima azione di quel giorno fu ignorare il trillo insistente del telefono. Sicuramente la cercavano dall'ufficio. Non aveva alcuna intenzione neanche di inventare una scusa. Sarebbe stata irreperibile, eterea come il vento e leggera come una piuma, finalmente libera da quelle catene di smog e di etichetta imposte, senza dover guardare adorante un uomo che non lo meritava, senza più dover dire "sì, certo, come dice lei", senza dover parlare per frasi fatte e dette e chissà cos'altro. Almeno per quel giorno.


Sapeva cosa doveva fare. Uscire. E raggiungere Via delle Rose, all'angolo.