venerdì 18 dicembre 2009
lunedì 14 dicembre 2009
E' sulla bocca di tutti
Qualcuno ha d(u)omato silviob. Chi pensava, come la maggior parte dei piddiellini, fosse impossibile, ieri è stato smentito (beh, silvio è noto per le smentite!). A mia memoria, nei paesi democratici non accade (non leggete questa frase con malizia, vi prego).
Ciò che sconvolge è il porgere alla platea il corpo ferito, l'affronto subito, il colpo ricevuto. Dalle immagini silviob, per un attimo, è stato umano, come tutti; ha accusato il dolore e ha perso l'orientamento. Poi, si è issato oltre quella scorta che lo nascondeva, mostrandosi, disvelandosi, offrendosi. E' questa spettacolarizzazione che ha creato il suo mito e che continua a perpetuarlo. Ormai, negli anni, ha deflesso lo sguardo ed il pensiero dell'italiano portandolo a divenire uno spettatore continuo, vorace di ogni accadimento, desideroso del colpo di scena. Il volto sanguinante del Premier diventa così non l'attacco insensato al potere, la negazione della democrazia, la barbarie dell'oggi ma il simbolo dell'odio (da un lato) e dell'inevitabile (dall'altro) visti come l'ingrediente del film.
Ciò che sconvolge è il porgere alla platea il corpo ferito, l'affronto subito, il colpo ricevuto. Dalle immagini silviob, per un attimo, è stato umano, come tutti; ha accusato il dolore e ha perso l'orientamento. Poi, si è issato oltre quella scorta che lo nascondeva, mostrandosi, disvelandosi, offrendosi. E' questa spettacolarizzazione che ha creato il suo mito e che continua a perpetuarlo. Ormai, negli anni, ha deflesso lo sguardo ed il pensiero dell'italiano portandolo a divenire uno spettatore continuo, vorace di ogni accadimento, desideroso del colpo di scena. Il volto sanguinante del Premier diventa così non l'attacco insensato al potere, la negazione della democrazia, la barbarie dell'oggi ma il simbolo dell'odio (da un lato) e dell'inevitabile (dall'altro) visti come l'ingrediente del film.