giovedì 16 dicembre 2010

Lettera Ai Ragazzi Del Movimento

Saviano - Lettera ai ragazzi del movimento - Repubblica.it

CHI LA LANCIATO un sasso alla manifestazione di Roma lo ha lanciato contro i movimenti di donne e uomini che erano in piazza, chi ha assaltato un bancomat lo ha fatto contro coloro che stavano manifestando per dimostrare che vogliono un nuovo paese, una nuova classe politica, nuove idee.

Ogni gesto violento è stato un voto di fiducia in più dato al governo Berlusconi. I caschi, le mazze, i veicoli bruciati, le sciarpe a coprire i visi: tutto questo non appartiene a chi sta cercando in ogni modo di mostrare un'altra Italia.

I passamontagna, i sampietrini, le vetrine che vanno in frantumi, sono le solite, vecchie reazioni insopportabili che nulla hanno a che fare con la molteplicità dei movimenti che sfilavano a Roma e in tutta Italia martedì. Poliziotti che si accaniscono in manipolo, sfogando su chi è inciampato rabbia, frustrazione e paura: è una scena che non deve più accadere. Poliziotti isolati sbattuti a terra e pestati da manipoli di violenti: è una scena che non deve più accadere. Se tutto si riduce alla solita guerra in strada, questo governo ha vinto ancora una volta. Ridurre tutto a scontro vuol dire permettere che la complessità di quelle manifestazioni e così le idee, le scelte, i progetti che ci sono dietro vengano raccontate ancora una volta con manganelli, fiamme, pietre e lacrimogeni. Bisognerà organizzarsi, e non permettere mai più che poche centinaia di idioti egemonizzino un corteo di migliaia e migliaia di persone. Pregiudicandolo, rovinandolo.

Scrivo questa lettera ai ragazzi, molti sono miei coetanei, che stanno occupando le università, che stanno manifestando nelle strade d'Italia. Alle persone che hanno in questi giorni fatto cortei pieni di vita, pacifici, democratici, pieni di vita. Mi si dirà: e la rabbia dove la metti? La rabbia di tutti i giorni dei precari, la rabbia di chi non arriva a fine mese e aspetta da vent'anni che qualcosa nella propria vita cambi, la rabbia di chi non vede un futuro. Beh quella rabbia, quella vera, è una caldaia piena che ti fa andare avanti, che ti tiene desto, che non ti fa fare stupidaggini ma ti spinge a fare cose serie, scelte importanti. Quei cinquanta o cento imbecilli che si sono tirati indietro altrettanti ingenui sfogando su un camioncino o con una sassaiola la loro rabbia, disperdono questa carica. La riducono a un calcio, al gioco per alcuni divertente di poter distruggere la città coperti da una sciarpa che li rende irriconoscibili e piagnucolando quando vengono fermati, implorando di chiamare a casa la madre e chiedendo subito scusa.

Così inizia la nuova strategia della tensione, che è sempre la stessa: com'è possibile non riconoscerla? Com'è possibile non riconoscerne le premesse, sempre uguali? Quegli incappucciati sono i primi nemici da isolare. Il "blocco nero" o come diavolo vengono chiamati questi ultrà del caos è il pompiere del movimento. Calzano il passamontagna, si sentono tanto il Subcomandante Marcos, terrorizzano gli altri studenti, che in piazza Venezia urlavano di smetterla, di fermarsi, e trasformano in uno scontro tra manganelli quello che invece è uno scontro tra idee, forze sociali, progetti le cui scintille non devono incendiare macchine ma coscienze, molto più pericolose di una torre di fumo che un estintore spegne in qualche secondo.

Questo governo in difficoltà cercherà con ogni mezzo di delegittimare chi scende in strada, cercherà di terrorizzare gli adolescenti e le loro famiglie col messaggio chiaro: mandateli in piazza e vi torneranno pesti di sangue e violenti. Ma agli imbecilli col casco e le mazze tutto questo non importa. Finito il videogame a casa, continuano a giocarci per strada. Ma non è affatto difficile bruciare una camionetta che poliziotti, carabinieri e finanzieri lasciano come esca su cui far sfogare chi si mostra duro e violento in strada, e delatore debole in caserma dove dopo dieci minuti svela i nomi di tutti i suoi compari. Gli infiltrati ci sono sempre, da quando il primo operaio ha deciso di sfilare. E da sempre possono avere gioco solo se hanno seguito. E' su questo che vorrei dare l'allarme. Non deve mai più accadere.

Adesso parte la caccia alle streghe; ci sarà la volontà di mostrare che chi sfila è violento. Ci sarà la precisa strategia di evitare che ci si possa riunire ed esprimere liberamente delle opinioni. E tutto sarà peggiore per un po', per poi tornare a com'era, a come è sempre stato. L'idea di un'Italia diversa, invece, ci appartiene e ci unisce. C'era allegria nei ragazzi che avevano avuto l'idea dei Book Block, i libri come difesa, che vogliono dire crescita, presa di coscienza. Vogliono dire che le parole sono lì a difenderci, che tutto parte dai libri, dalla scuola, dall'istruzione. I ragazzi delle università, le nuove generazioni di precari, nulla hanno a che vedere con i codardi incappucciati che credono che sfasciare un bancomat sia affrontare il capitalismo. Anche dalle istituzioni di polizia in piazza bisogna pretendere che non accadano mai più tragedie come a Genova. Ogni spezzone di corteo caricato senza motivazione genera simpatia verso chi con casco e mazze è lì per sfondare vetrine. Bisogna fare in modo che in piazza ci siamo uomini fidati che abbiano autorità sui gruppetti di poliziotti, che spesso in queste situazioni fanno le loro battaglie personali, sfogano frustrazioni e rabbia repressa. Cercare in tutti i modi di non innescare il gioco terribile e per troppi divertente della guerriglia urbana, delle due fazioni contrapposte, del ne resterà in piedi uno solo.

Noi, e mi ci metto anche io fosse solo per età e per  -  Dio solo sa la voglia di poter tornare a manifestare un giorno contro tutto quello che sta accadendo  -  abbiamo i nostri corpi, le nostre parole, i colori, le bandiere. Nuove: non i vecchi slogan, non i soliti camion con i vecchi militanti che urlano vecchi slogan, vecchie canzoni, vecchie direttive che ancora chiamano "parole d'ordine". Questa era la storia sconfitta degli autonomi, una storia passata per fortuna. Non bisogna più cadere in trappola. Bisognerà organizzarsi, allontanare i violenti. Bisognerebbe smettere di indossare caschi. La testa serve per pensare, non per fare l'ariete. I book block mi sembrano una risposta meravigliosa a chi in tuta nera si dice anarchico senza sapere cos'è l'anarchismo neanche lontanamente. Non copritevi, lasciatelo fare agli altri: sfilate con la luce in faccia e la schiena dritta. Si nasconde chi ha vergogna di quello che sta facendo, chi non è in grado di vedere il proprio futuro e non difende il proprio diritto allo studio, alla ricerca, al lavoro. Ma chi manifesta non si vergogna e non si nasconde, anzi fa l'esatto contrario. E se le camionette bloccano la strada prima del Parlamento? Ci si ferma lì, perché le parole stanno arrivando in tutto il mondo, perché si manifesta per mostrare al Paese, a chi magari è a casa, ai balconi, dietro le persiane che ci sono diritti da difendere, che c'è chi li difende anche per loro, che c'è chi garantisce che tutto si svolgerà in maniera civile, pacifica e democratica perché è questa l'Italia che si vuole costruire, perché è per questo che si sta manifestando. Non certo lanciare un uovo sulla porta del Parlamento muta le cose.
Tutto questo è molto più che bruciare una camionetta. Accende luci, luci su tutte le ombre di questo paese. Questa è l'unica battaglia che non possiamo perdere.

mercoledì 17 novembre 2010

... e, per chi non lo sapesse, sono al terzo giorno di lavoro!!!

martedì 26 ottobre 2010

domenica 26 settembre 2010

Poche ore...

N: "Guarda E., un riccio morto!"
E: "E di cosa è morto? L'hanno piastrato?"
N: "..."

giovedì 26 agosto 2010

Mandar via Diego mi sembra un'enorme cazzata.
Prendere Di Natale mi sembra una cosetta inutile (vista la sua età e il fatto di avere Diego).
Pepe mi dà l'impressione di essere un'ottima riserva, nulla di più (avrei preso Sanchez, lui sì fenomenale).
Delneri non è per me il miglior allenatore possibile per la Juve, per questa Juve... troppo schematico, troppo 4-4-2, ha troppo rivoluzionato la squadra... c'è bisogno di tempo con troppi volti nuovi...

...e poi, tornando a Di Natale/Diego, per averne in quel ruolo uno basso, veloce e tecnico, non andava bene Giovinco (riflessione col senno di ora)...

domenica 22 agosto 2010

La notizia!!!


Mark Tremonti, il Maestro Mark Tremonti, il fenomeno Mark Tremonti, appena avrà qualche mese di tempo libero, registrerà il suo primo disco solista, in cui suonerà e canterà!!!!


venerdì 2 luglio 2010

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=pa6ynh0MGcU&hl=it_IT&fs=1]

mercoledì 30 giugno 2010

A mio modo di vedere, la frase più importante è quella di Rita Borsellino: "la sentenza non mette una pietra tombale sulla trattativa con la mafia. Oggi i giudici confermano che un senatore della Repubblica e uomo chiave nella costruzione di Forza Italia, è stato per trent'anni in stretto contatto con i boss mafiosi"

lunedì 28 giugno 2010


Brancher: "L'Italia perde i Mondiali e se la prende con me...".

Qualcuno mi spieghi il senso di questa frase, per favore. Il neoministro di non si sa cosa(*), riesce a distruggere la lingua italiana, usando la congiunzione "e" e riuscendo a non congiungere un bel nulla. Forse dovrebbe intervenire la Gelmini con una bella penna rossa. Attenti ragazzi, soprattutto voi che siete sotto esame! La "e" serve a congiungere, unire... non a mettere vicino due locuzioni che non hanno alcun nesso.

* il neoministro di non si sa che cosa, dicevo. Non lo affermo io, ma lui. Il Tg3 ieri l'ha raggiunto al telefono. Alla domanda "quali sono le sue deleghe?" il pidiellino ha risposto "Sono tante... sono quelle scritte... quelle scritte". "Ma quali sono?". "Sono quelle scritte... quelle nella Gazzetta Ufficiale.... non è ancora uscita però"

Ho solo riportato qualche parola. In questi casi, inutile aggiungere qualcos'altro...

martedì 22 giugno 2010


12.14. Il Momento dell'Abbandono... Ti adoro!!!!

giovedì 10 giugno 2010




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=WensvjHp4vE&hl=it_IT&fs=1&]


lunedì 7 giugno 2010

Un anno fa...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=71BQn5RhIfs&hl=it_IT&fs=1&]

giovedì 3 giugno 2010

Evadiamo dall'Italia (!?)



E qui l'articolo, a cura di Massimo Giannini, del giorno dopo, preso pari pari da Repubblica.it a questo indirizzo.

NELLA sua breve e "inappellabile" telefonata a Ballarò 1 dell'altro ieri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fornito agli italiani due importanti "notizie". La prima in risposta ad una osservazione effettivamente sollevata in studio da chi scrive. "È una menzogna che io abbia fornito qualunque forma di giustificazione morale ai fenomeni di evasione fiscale". La seconda replicando ad un'accusa che invece nessuno gli aveva mosso: "Non ho mai evaso le tasse, né io né le mie aziende".

GUARDA IL VIDEO 2

Rispetto a queste affermazioni, e affidandosi esclusivamente ai fatti oggettivi della cronaca di questi anni, è utile ripercorrere tutto ciò che è realmente accaduto. Senza giudizi. Senza commenti. Ma attingendo semplicemente alle parole pronunciate dal premier, ai processi nei quali è stato ed è tuttora coinvolto, e ai condoni varati dai governi che ha presieduto.

LE PAROLE
1) Autunno del 2000: Berlusconi è il leader dell'opposizione. Il 15 ottobre è a Milano, e interviene alla festa di Alleanza Nazionale, partner di Forza Italia nella nascente Casa delle Libertà. Ai militanti dell'allora alleato di ferro Gianfranco Fini, il Cavaliere dice, testualmente: "Non ne può più neanche il mio dentista, che paga il 63% di tasse. Ma oltre il 50% è già una rapina... Non volete che non ci si ingegni? E' legittima difesa...".
2) Inverno 2004: Berlusconi è presidente del Consiglio, ha rivinto le elezioni per la seconda volta. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, risponde alla domanda di un cronista e dichiara, testualmente: "Le tasse sono giuste se arrivano al 33%, se vanno oltre il 50 allora è morale evaderle".
3) Autunno 2004: Berlusconi, sempre capo del governo, interviene alla cerimonia annuale della Guardia di Finanza e, dal palco, arringa così le Fiamme Gialle, impegnate nella lotta agli evasori: "Voi agite con grande equilibrio e rispetto dei cittadini, nei confronti di chi si vuole sottrarre a un obbligo che qualche volta si avverte come eccessivo. C'è una norma di diritto naturale che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato ti sembra una richiesta giusta e glielo dai in cambio dei servizi che lo Stato ti offre. Ma se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c'è una sopraffazione nei tuoi confronti: e allora ti ingegni per trovare sistemi elusivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, che non ti fanno sentire colpevole...".
4) Primavera 2008: Berlusconi è in piena campagna elettorale, dopo la caduta del governo Prodi. Il 2 aprile interviene all'assemblea annuale dell'Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori. E afferma quanto segue: "Se lo Stato ti chiede un terzo di quanto guadagni, allora la tassazione ti appare una cosa giusta, ma se ti chiede il 50-60% ti sembra una cosa indebita e ti senti anche un po' giustificato a mettere in atto procedure di elusione e, a volte, anche di evasione. Noi abbiamo un'elusione fiscale record giustificata da aliquote troppo elevate...".
5) Autunno 2008: Berlusconi ha stravinto, per la terza volta, le elezioni. Il 4 ottobre, di nuovo in conferenza stampa a Palazzo Chigi (immortalato dalle telecamere dei tg delle tre reti Rai) sostiene: "Se io lavoro, faccio tanti sacrifici... Se lo Stato poi mi chiede il 33% di quello che ho guadagnato sento che è una richiesta corretta in cambio dei servizi che lo Stato mi da. Ma se mi chiede il 50% sento che è una richiesta scorretta e mi sento moralmente autorizzato ad evadere, per quanto posso, questa richiesta dello Stato...".

I PROCESSI
Insieme alle parole, ci sono gli atti che Berlusconi compie e ha compiuto in questi anni. Prima di tutto come privato cittadino e come imprenditore che guida un impero mediatico, industriale e finanziario. Un ruolo che lo ha esposto a numerosi processi, per comportamenti illeciti che configurano altrettante evasioni tributarie. Qui rilevano solo i principali procedimenti con ricadute fiscali, dunque, e non anche quelli per reati penali di altro genere (come ad esempio il processo per il Lodo Mondadori, per corruzione, o il processo Mills, per corruzione in atti giudiziari, anche questi per altro "risolti" grazie alle leggi ad personam varate nel frattempo dallo stesso governo Berlusconi, come il Lodo Alfano prima, il legittimo impedimento poi).
1) Tangenti alla Guardia di Finanza: Berlusconi è accusato di averne pagate per evitare controlli fiscali su quattro sue società, Mediolanum, Mondadori, Videotime e Telepiù. In primo grado viene condannato a 2 anni e 9 mesi. In appello i magistrati applicano le attenuanti generiche, e quindi scatta la prescrizione. Cioè l'imputato ha commesso il reato, ma per il giudice è scaduto il tempo utile alla condanna.
2) All Iberian 1: Berlusconi è accusato di aver pagato tangenti per 21 miliardi a Bettino Craxi. Viene condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi. In appello, ancora una volta, scatta la prescrizione.
3) All Iberian 2 e 3: in questi altri due filoni di questo processo Berlusconi è accusato di falso in bilancio, con costituzione di fondi neri per 1000 miliardi di vecchie lire, ed evasione delle relative imposte, attraverso quello che i periti tecnici della Kpmg e i pm di Milano definiscono il "Group B very discreet" della Fininvest, cioè il "presunto comparto estero riservato" della finanziaria del Cavaliere. Viene assolto perché "il reato non sussiste più": nel frattempo, alla fine del 2002, il suo governo ha approvato la legge che depenalizza il falso in bilancio e i reati societari.
4) Medusa Cinema: Berlusconi è accusato di illecito nell'acquisto della società cinematografica, per 10 miliardi non iscritti a bilancio. Condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi, viene assolto in appello, ancora una volta con la formula della prescrizione. Il reato c'è, ma i termini per la condanna sono scaduti.
5) Diritti televisivi Mediaset: Berlusconi è accusato dai pm di Milano per appropriazione indebita e frode fiscale per 13,3 milioni di euro. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ma il processo è stato sospeso, prima per effetto del Lodo Alfano (dichiarato successivamente incostituzionale dalla Consulta), e ora per l'intervento della legge sul legittimo impedimento.

I CONDONI
C'è infine una sfera "pubblica", che riguarda le decisioni che il Cavaliere ha assunto come capo del governo, nella lotta contro gli evasori fiscali e nella "disciplina" di casi che, sotto questo profilo, hanno riguardato
direttamente lui stesso o le sue aziende.
1) Nella primavera 1994 Berlusconi "scende in campo" e vince le sue prime elezioni. E' l'epifania della Seconda Repubblica. Per festeggiarla, il governo vara il suo primo condono fiscale: frutta ben 6,4 miliardi di euro. Forte di questo trionfo, lo stesso governo vara anche il suo primo condono edilizio, che porta nelle casse del fisco 2,5 miliardi. Seguiranno altre cinque sanatorie, nel corso delle successive legislature guidate dal Cavaliere: nel 2003 nuovo condono fiscale di Tremonti, per 19,3 miliardi, insieme il primo scudo fiscale per il rientro dei capitali all'estero da 2 miliardi, poi nel 2004 nuovo condono edilizio di Lunardi da 3,1 miliardi, e infine tra il 2009 e il 2010 l'ennesimo scudo fiscale, appena concluso, e con un rimpatrio di capitali previsto in oltre 100 miliardi di euro. L'infinita clemenza verso chi non paga le tasse, praticata in questi sedici anni, non è servita a stroncare il fenomeno dell'evasione, anzi l'ha alimentato.
2) Dei condoni hanno beneficiato milioni di italiani. Ma ha beneficiato anche il premier e il suo gruppo. Dopo la Finanziaria del '93 che introduce il secondo condono tombale, rispondendo ad un articolo di Repubblica che anticipava la sua intenzione di beneficiare della sanatoria, Berlusconi fa una promessa solenne durante la conferenza stampa di fine d'anno: "Vi assicuro che né io né le mie aziende usufruiremo del condono". Si scoprirà poi che Mediaset farà il condono per 197 milioni di tasse evase, versandone al fisco appena 35, e lo stesso farà il Cavaliere per i suoi redditi personali, risolvendo il suo contenzioso da 301 milioni di euro pagando all'Agenzia delle Entrate appena 1.800 euro.
3) Condono peri i coimputati: con decreto legge 143 del giugno 2003, presunta "interpretazione autentica" del condono di quell'anno, il governo infila tra i beneficiari anche coloro che "hanno concorso a commettere i reati", pur non avendo firmato dichiarazioni fraudolente. Ennesima formula ad personam: consente di salvare i 9 coimputati del premier nel processo per falso in bilancio.
4) Condono di Villa Certosa: Il tribunale di Tempio Pausania indaga da tempo sugli abusi edilizi commessi nella ristrutturazione della residenza sarda del premier. Con decreto del 6 maggio 2004 il governo attribuisce a Villa Certosa la qualifica di "sede alternativa di massima sicurezza per l'incolumità del presidente del Consiglio". Nel 2004, con la legge 208, il condono edilizio dell'anno precedente viene esteso anche alle cosiddette "zone protette". Villa Certosa, nel frattempo, lo è appunto diventata. La Idra, società che gestisce il patrimonio immobiliare del premier, presenta subito dieci richieste di condono, e chiude così il contenzioso con il fisco. Versamento finale nelle casse dell'Erario: 300 mila euro. E amici come prima.
m.giannini@repubblica.it

sabato 29 maggio 2010

Bash!!! nonostante vector.... Bash!!! Bash!!!

venerdì 28 maggio 2010

Checco Vendola

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mercoledì 19 maggio 2010

RJD su SkyTg24

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martedì 18 maggio 2010

da METALITALIA.COM... Di seguito tutti i commenti da parte di band e artisti circa il decesso di RONNIE JAMES DIO, he stanno arrivando in queste ore:


 



Lars Ulrich (METALLICA) lettera completa a questo indirizzo. "Ci mancherai immensamente in quelle date e penseremo a te con grande ammirazione e affetto durante quei giorni. Sembrava così giusto averti in tour con i 'Big Four' sicchè tu sei stato senza dubbio una delle principali ragioni per la quali esistono queste band. Le tue orecchie fischieranno in quei giorni perchè tutti noi parleremo di te, ti ricorderemo e condivideremo storie su come tu hai reso la nostra vita migliore. Ronnie, la tua voce ha impattato su di me in maniera tremenda, mi ha condizionato, la tua musica mi ha ispirato e influenzato e la tua gentilezza mi ha toccato e fatto andare avanti. Grazie. Con tanto amore."



TWISTED SISTER: "I membri dei TWISTED SISTER, assieme a milioni di metal fan in tutto il mondo, piangono la morte del nostro amico Ronnie James Dio. Ronnie non era soloun gigante della scena metal mondiale, ma era anche la miglior persona che potessi incontrare. Sin dal 1983, quando per la prima volta andammo in tour con Ronnie in canada, fino agli ultimi sette anni in cui abbiamo suonato assieme a diversi festival in tutto il mondo, Ronnie è stato una delle più gentili e solidali persone di tutta la scena musicale"




 

Nicolas Van Dyk (REDEMPTION): "Ho perso un eroe oggi e la notizia mi ha colpito più duramente di quanto credessi. Ronnie James Dio è stato uno dei primi concerti a cui ho assistito e "Holy Diver" uno dei primi dischi metal che ho apprezzato. Nel corso degli anni l'ho visto dal vivo più volte di chiunque altro e le volte che lo vidi con i BLACK SABBATH fu veramente fenomenale. Speravo potesse cantare un pezzo su un disco dei REDEMPTION e la linea vocale che avevo in mente doveva essere una espressione della vittoria contro al cancro. Ora la cosa suona terribilmente ironica. I miei pensieri vanno alal famiglia e agli amici di Ronnie. Il mondo dell'heavy metal ha perso la sua voce. Riposa in pace Ronnie".   IMMORTAL: "Oggi è un giorno pesante, piangiamo la morte del grande Ronnie James Dio"
 
Shawn Drover (MEGADETH): "Sono immensamente abbattuto dalla notizia della morte di Ronnie. Ho avuto il piacere di fare un tour in Canada e America nel 2007 con i MEGADETH assieme agli HEAVEN & HELL (per quanto mi riguarda, BLACK SABBATH) e vi posso giurare che è una delle persone migliori che io abbia mai incontrato. Se siete abbastanza fortunati da riuscire nel corso della vostra vita ad incontrare uno dei vostri idoli e lui si dimostra essere ancora migliore di quanto pensavate, allora ne farete tesoro per sempre".



Glenn Hughes (ex-DEEP PURPLE, ex-BLACK SABBATH) “Oggi è un giorno molto triste, ho perso un amico a me molto caro. Ronnie era un vero leader dell’heavy metal, un’icona e un visionario, non ci sarà mai nessun’altro come lui. Mi ha dato saggezza e mi ha mostrato grande compassione quando era negli ELF tanti anni fai, quando eravamo insieme in tour, io con i DEEP PURPLE. Aveva un’anima magnifica, era gentile nonché uno stupendo maestro. Qualche giorno porterò il tuo microfono in alto con me e canteremo una canzone assieme, mangiandoci un Vindaloo. Mi manchi”.




Andrea Ferro (LACUNA COIL): "Ho incontrato brevemente Ronnie durante un soundcheck a Milano e lui era veramente gentile, per non parlare poi di quanto era incredibile e magica la sua voce. Riposa in pace!"



Sebastian Bach (ex-SKID ROW): "Sto piangendo in questo momento, nel ricordo del mio eroe e amico  Ronnie James Dio. E’ stato una gran parte della mia vita, ho fatto show con lui, l’ho amato per tutta l’intera vita. Il mondo ha perso uno dei suoi migliori, io voglio ringraziarti, il tuo ultimo album è stato il tuo migliore”.



STRIKER: "Riposa in pace Ronnie James Dio. Oggi è uno dei giorni più tristi nella storia dell'heavy metal. Nessuno di noi ha avuto l'onore di incontrare Ronnie di persona ma lui è stato innegabilmente un'influenza su tutto quello che abbiamo fatto. Dio era il padre dell'heavy metal. Le nostre sincere condoglianze a Wendy Dio e a tutta la famiglia, pensiamo tutti a voi. Sol nostro ultimo album abbiamo scritto "Voice Of Rock", una canzone che abbiamo composto come tributo a lui appena sentimmo della malattia che gli era stata diagnosticata. Questo è il nostro tributo al più grande cantante heavy metal che sia mai esistito. La voce del rock non morirà mai, non verrai mai dimenticato".




Ralph Santolla (OBITUARY, DEICIDE, DEATH, ICED EARTH): "Non c'è persona nella scena metal odierna che non debba qualcosa a Ronnie james Dio. Ho avuto l'onore di incontrarlo una volta e di vederlo dal vivo molte volte, compreso il tour "Black and Blue" (BLACK SABBATH + BLUE OYSTER CULT) del 1980. Lui trattava tutti quelli che incontrava come suoi pari, ma in pochi sono suoi eguali. Riposa in pace e che Dio ti benedica".




Scott Ian (ANTHRAX): “Riposa in pace Ronnie James Dio. Corna a metà ora, che gran perdita. Ho tanti ricordi di Ronnie, abbiamo fatto tour assieme, aveva sempre una parola gentile e un sorriso, lui amava gli Yankee. Nel 2004 nel tour DIO/ANTHRAX mentre lui era sul palco gli comunicavo dopo ogni inning il risultato degli Yankee, gli piaceva così tanto quella squadra. Ho visto i BLACK SABBATH nel 'Black & Blue' tour al Madison Square Garden nel 1980, ero in prima fila. Era il re del mondo, quello show è fra i tre migliori di tutti i tempi”.




David Coverdale (WHITESNAKE ed ex DEEP PURPLE): "Mi sono rattristato molto quando ho saputo della fine di Ronnie. I miei pensieri, le mie preghiere e le mie condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi amici”.



 



LION'S SHARE: "I nostri cuori sono infranti; il nostro mentore e amico Ronnie James Dio ci ha lasciati, questo è un giorno veramente triste. Quando i LION'S SHARE hanno partecipato al Monsters Of The Millennium tour (LION'S SHARE, DIO, MOTÖRHEAD e MANOWAR) nel 1999, Ronnie è stato di grande supporto, ci ha aiutato molto. Vogliamo dedicargli i nostri prossimo show suonando una o due delle sue canzoni. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia in questo momento di grande difficoltà. Ronnie, sei il nostro cantante preferito di tutti i tempi, ti amiamo!”.




THE QUIREBOYS: "I THE QUIREBOYS sono tristi per la morte di Ronnie James Dio... Siamo stati fortunati nell’aver suonato in qualche festival dove c’era Ronnie con la sua band, era un ragazzo simpatico e aveva una delle voci rock migliori di tutti I tempi. Ci mancherà molto, ma la sua voce vivrà in eterno. Long live rock and roll."


Mike Portnoy (DREAM THEATER): "Riposa in pace Ronnie James Dio. Sembra come se Dime (Dimebag Darrel, defunto chitarrista dei PANTERA), Randy (Rhoads, defunto chitarrista di OZZY OSBOURNE), Cliff (Burton, defunto bassista dei METALLICA) e Bonzo (John Bonham, defunto batterista dei LED ZEPPELIN) si fossero accaparrati il più grande cantante in circolazione. Questo è uno dei più tristi momenti di sempre per l'heavy metal".



 



Ritchie Blackmore (ex-RAINBOW): "Ronnie aveva una voce unica e meravigliosa. Mancherà molto al mondo del rock and roll".




Slash (VELVET REVOLVER, ex-GUNS N' ROSES): "Ronnie è morto questa mattina ma la sua musica vivrà per l’eternità".




JUDAS PRIEST: "Siamo molto tristi per questa terribile notizia sul nostro amico Ronnie James Dio.  Le nostre condoglianze e il nostro amore vanno a  Wendy  e alla famiglia di Ronnie.  E’ stato un uomo fantastico e sarà tristemente rimpianto”.




Ozzy Osbourne (BLACK SABBATH): "Riposa in pace Ronnie"




Ronny Munroe (ex-METAL CHURCH): "R.J.D. La ragione per la quale ho lasciato la batteria è stata la voce di Ronnie James Dio. Non ci sarà mai nessun’altro come lui, è stato l’ispirazione di milioni di cantanti in tutto il mondo, sarà anche andato via ma la sua eredità rimane, e quanto è grande…. Riposa in pace Ronnie, grazie!”. 




Robb Flynn (MACHINE HEAD): "Quando i miei genitori si trasferirono a Fremont, California, feci amicizia con una ragazza di nome Lory Kibby e lei per la prima volta mi fece ascoltare un album heavy metal. Era "Heaven And Hell" dei BLACK SABBATH. Mi colpì e mi catturò letteralmente. L'immagine, il nome, il titolo, tutto mi fece venir voglia di ascoltarlo di continuo, in particolare le canzoni "Heaven And Hell", "Children Of The Sea" e "Die Young". Con la mia prima band (gli INQUISITOR) facevamo la cover di "Stand Up And Shout". Avrei mai scoperto il metal senza di lui? Forse, ma ragazzi, mi sento molto fortunato ad aver trovato una guida come Ronnie James Dio nei miei primi passi nel fantastico mondo del metal". Grazie, grazie, grazie di tutto quello che hai fatto per la nostra musica Ronnie".


David Ellefson (MEGADETH): "Tutta la felicità per il tour appena conclusosi si è spenta quando abbiamo saputo della morte di Ronnie James Dio. Era veramente uno dei "bravi ragazzi" nel mondo della musica, un gran professionista e uno da cui avevamo tutti da imparare.  Siamo tutti suoi fan e lui ha fatto molte cose per i MEGADETH e i suoi membri già a partire dal suo tour nord americano per "Dream Evil", nel quale noi eravamo la band di supporto. Le nostre preghiere vanno a lui e alla sua famiglia".




WOLF: "Siamo molto tristi. Abbiamo perso il più grande cantante hard rock e metal di tutti i tempi. Per gli WOLF, Ronnie James Dio era/è una grande ispirazione e manterremo sempre viva la sua voce, ascoltando la sua musica. Lo abbiamo incontrato in diverse occasioni ed era sempre disponibile a parlare con noi di musica e di altro".




Billy Corgan (SMASHING PUMPKINS): "R.I.P. Ronnie James Dio. Ho avuto l'occasione di incontrarlo una volta e posso sinceramente dire che era la miglior persona che io abbia mai visto nel mondo della musica. Ronnie era un vero gentiluomo e ovviamente uno dei migliori cantanti rock che ci saranno mai. Che perdita oggi".




QUEENSRYCHE: "Ronnie James Dio era indiscutibilmente uno dei più grandi cantanti metal e continuerà ad influenzare il mondo del metal. Ha avuto sicuramente una grande influenza sui QUEENSRYCHE e col tempo era anche diventato un caro amico. Ci mancherà molto ma Ronnie vivrà con noi ogni volta che alzeremo le corna al cielo! The man on the silver mountain will always be our rainbow in the dark."


KISS: "Piangiamo la tragica scomparsa di Ronnie James Dio. Oltre alle sue incredibili abilità vocali, Ronnie era un vero gentiluomo che emanava un gran calore e amicizia sia verso di noi che verso chiunque gli stesse attorno. Ci mancherà molto".




Tony Iommi (BLACK SABBATH, HEAVEN & HELL): "Ieri 16 maggio alle 7,45 il mio caro, caro amico Ronnie James Dio è morto all'età di 67 anni. Sono sotto schock, non posso credere che sia morto. Ronnie era una delle migliori persone che poteste incontrare. Abbiamo passato momenti meravigliosi assieme. Ronnie amava quello che faceva, far musica e cantare dal vivo. Amava molto i suoi fan. Era gentilissimo e metteva tutto se stesso per aiutare gli altri. Posso onestamente dire che è stato un onore poter suonare al suo fianco per tutti questi anni. La sua musica vivrà per sempre. I nostri pensieri vanno a Wendy Dio che è stata con Ronnie fino alla fine. Lui la amava molto. L'uomo con la voce magica è una stella tra le stelle, un vero professionista. Mi mancherai molto, mio caro amico".



 



IRON MAIDEN: "E' con enorme dispiacere che apprendiamo che Ronnie ha perso la sua battaglia contro il cancro e in questo terribile momento le nostre sincere condoglianze vanno a sua moglie Wendy. Durante i suoi primi anni di carriera con ELF, BLACK SABBATH e DIO fino ai più recenti giorni con gli HEAVEN & HELL, Ronnie ha dimostrato il suo genio come frontman, dando sempre tutto sè stesso ai suoi fan e alla sua musica. Ronnie non era solo un cantante incredibilmente dotato ma anche una persona amichevole, intelligente e generosa sia  sul palco che giù dal palco, al punto da lasciare un'impressione positiva in chiunque venisse a contatto con lui. Un amico di lunga data dei MAIDEN, con lui abbiamo tenuto molti show negli anni e ci mancherà tantissimo. Il mondo ha perso un talento insostituibile e, primo e più importante,  una delle persone migliori che si potesse sperare di incontrare".




Nikki Sixx (MOTLEY CRUE): "Ronnie era una delle persone più gentili che abbia mai conosciuto e il suo talento ha ispirato così tanti artisti. Ho ancora l'immagine di Ronnie sul palco di fronte a 100.000 persone che cantano a squarciagola 'Man on the Silver Mountain' e ne ricordo i brividi... Mancherà a tutti"




Bobby Rondinelli (OVER THE RAINBOW): "E' stato molto triste ricevere la notizia della morte di Ronnie. Era uno dei migliori cantanti e compositori di sempre e ogni volta che l'ho visto, lui è sempre stato un gentiluomo. Mancherà molto ma non verrà mai dimenticato".




Gary Holt  (EXODUS): "Che altro si può dire su Ronnie che non sia stato detto da moltri altri? Era il più gentile, il più modesto Dio del metal che io abbia mai incontrato e con il quale io abbia mai avuto il piacere di stare in tour.  L’ho incontrato per la prima volta alla Foundations Forum prima del tour dei BLACK SABBATH per 'Dehumanizer', mi sono presentato, abbiamo parlato per dieci minuti e gli ho detto di essere onorato di aprire per il suo gruppo. Qualche tempo dopo l’ho rivisto e lui mi ha salutato con un 'How are you doing, Gary?'  Non mi sarei mai offeso se non avesse nominato il mio nome per l’intero tour, ma lui si è ricordato di quella conversazione di dieci minuti. Riposa in pace Ronnie, il tuo impatto su di me non sarà mai dimenticato”.

 



Brian May (QUEEN): "E’ stato uno colpo al cuore sentire che Ronnie se n’era andato. Sebbene tutti noi sapessimo che stava duramente lottando con il cancro, speravamo che vivesse in eterno. Ha combattuto fino alla fine, voleva prepararsi per tornare in tour. So che dev’essere stato un duro colpo per il mio amico Tony Iommi. Quando l’ho visto l’ultima volta a Los Angeles, Ronnie era pieno di vita. Era molto propositivo come pochi altri e cantò in maniera strepitosa con gli HEAVEN & HELL. A mio parere è stato uno dei creatori dell’heavy metal. Lui è stato per molto tempo in antitesi con il classico modello di cantante affamato di Tv, lui non cercava la fama, non voleva essere una celebrità, lui voleva fare solo quello che gli piaceva fare, quindi i suoi fan provavano per lui un legame solido, per la sua persona ma anche per le canzoni e per i testi che ha scritto. Non so se ha inventato il saluto delle corna, ma sicuramente è stato colui che l’ha reso un simbolo universale. E’ stato amato universalmente nella comunità rock e sarà duramente rimpianto”. 




Marten Andersson (LIZZY BORDEN): "Ronnie, la notizia della tua morte mi ha colpito dritto al cuore. L’influenza e la forza che mi hai trasmesso con la tua musica durante gli anni è molto più apparente di quanto abbia io stesso realizzato fin’ora. So che avrò nel tempo ricordi fantastici della tua musica e della persona fantastica che eri ma adesso è veramente difficile per me confrontarmi con questa terribile notizia. Tu eri la leggenda, ci mancherai molto ma non sarai mai dimenticato. La tua musica vivrà per sempre”.




Tobias Sammet (AVANTASIA, EDGUY): "ieri sono stato informato della morte di Ronnie James Dio. E' impossibile trovare le parole per descrivere quello che è passato per la mia mente in quel momento e quello che Ronnie significa per me come cantante e come fan. Ci ha dato così tanta musica incantevole, testi poetici e un gran cantato. Per me era l'essenza del cantante heavy metal perfetto. Con gli EDGUY abbiamo avuto l'occasione di condividere il palco diverse volte e ho anche potuto incontrarlo dieci anni fa. Era una bella persona con un grande carisma che ti faceva sentire a tuo agio. Avrei voluto averlo sugli album degli AVANTASIA ma gli impegni non lo hanno mai permesso, un vero stacanovista pieno di entusiasmo. Ronnie, verrai sempre ricordato come uno dei più grandi cantanti della storia della musica! Il rock 'n' roll non ti dimenticherà mai, Riposa In Pace!"


John Tardy (OBITUARY): "Gli OBITUARY vogliono esternare quanto Dio sia stata un enorme influenza per la band e per l'intero mondo del metal! Era uno dei bravi ragazzi del circuito musicale, mancherà a molti! Abbiamo avuto una sola opportunità per parlare con lui. Sono rimasto sorpreso dall'apprendere che sapeva chi fossero gli OBITUARY! In quella breve ed unica conversazione è stato chiaro come fosse una persona gentile. Non abbiamo più Dio tra noi, ma porteremo la sua musica per sempre nelle nostre anime".


Corey Taylor (SLIPKNOT, STONE SOUR): "Un talento reale e un uomo genuino e grande. Le parole non possono descriviere la mia tristezza e la musica non sarà più la stessa senza la sua voce ed onestà. Sarà sempre un'icona heavy metal e hard rock".


King Diamond (KING DIAMOND, MERCYFUL FATE): "Che incredibile cantante e intrattenitore. Durante la mia carriera è sempre stato nella mia top 10. Il mistero e l'emozione nel suo stile vocale mi ha sempre ispirato. Purtroppo, non ho mai avuto il piacere di incontrarlo di persona, ma, fortunatamente, ho avuto il piacere estremo di vivere la sua presenza sul palco tante volte che non riesco nemmeno contarle. L'ho visto con ELF, RAINBOW, BLACK SABBATH, ho quasi avuto esaudito un mio grande desiderio quando gli  Heaven & Hell mi hanno chiesto di andare in tour con loro negli Stati Uniti l'anno scorso. Purtroppo, i miei problemi alla schiena hanno impedito che il sogno di avverasse. Ho sempre avuto il massimo rispetto per lui, la sua musica suonerà sempre in casa mia. Il mio più profondo cordoglio va ai familiari  di Ronnie. Gli auguro un buon viaggio".

Mikael Akerfeldt (OPETH): "Lo amavo quasi come se fosse un membro della mia famiglia e mi sento vuoto e solo al pensiero che lui non c'è più. Sono stato fortunato ad averlo incontrato e ad aver bevuto con lui qualche drink una volta. E' un ricordo che porterò dentro fino alla fine dei miei giorni. Grazie di tutto RJD! Le nostre condoglianze vanno a tutti gli amici e musicisti che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui. Fa male, fa fottutamente male e non riesco a smettere di pensarci. C'è un grande buco nel mio cuore. Ti adoro Ronnie, Riposa In Pace. Il tuo fan, Mikael Akerfeldt".



Jens Johansson (STRATOVARIUS, ex-DIO, ex-YNGWIE MALMSTEEN): "Il periodo che ho passato con i DIO è stato uno dei migliori della mia vita. Ronnie era una delle migliori persone che abbia mai incontrato, così diverso dalle altre che di solito girano nel mondo della musica. Avrete già sentito dire questo da altri e lo sentirete ancora, ma il fatto è che questa è semplicemente la realtà. [...] Aveva un'alta moralità. Non credeva nel Dio della Bibbia, credo, ma aveva una grande e profonda spiritualità. [...] Piangiamolo nel modo in cui lui stesso scriveva nei suoi testi, vivendo ogni giorno al 100%, compreso questo triste giorno".




Joey Vera, (ARMORED SAINT, FATES WARNING, ex-ANTHRAX): "Ronnie James Dio, il suo nome dovrebbe essere parte della definizione del termine 'heavy metal'. Ognuno di noi gli deve molto, dal momento che lui ha aiutato a dare forma a questo genere e lo ha fatto con assoluta originalità e sincerità. Avrete già sentito dire di lui da parte di chi lo ha conosciuto che era 'gentile', 'cordiale, 'umile' e così via.  Posso assicurarvi che queste parole sono assolutamente appropriate. [...] Attraverso la sua umiltà ci ha insegnato che un uomo non si misura in base al suo portafoglio o alla sua collezione di trofei, ma dalla dimensione del suo cuore. Ci stiamo provando in tutti i modi Ronnie, ma non possiamo riuscire a ringraziarti abbastanza".




ELVENKING: "Vogliamo mandare un saluto a Ronnie James Dio. E' stato sicuramente una grande ispirazione per noi, sia per la sua incredibile voce che per i suoi lavori con RAINBOW, BLACK SABBATH, nella sua carriera solista e così via. Le notizie della sua malattia e ora della sua morte sono state un colpo per tutti noi".

GIRLSCHOOL: "Da parte di tutti i membri delle GIRLSCHOOL, R.I.P. Ronnie James Dio. Eri una vera leggenda del rock 'n' roll e mancherai dolorosamente. I nostri cuori in questo momento sono con la famiglia di Ronnie e Wendy e con i loro amici".

Nige Rockett (ONSLAUGHT): "La news della sua morte è estremamente triste e segna una grande perdita nel mondo del metal... Forse non potete immaginare la grande influenza che questo grande uomo ha avuto sugli ONSLAUGHT dal momento che siamo una thrash metal band, ma fidatevi, ne ha avuta".

Joey Belladonna (ANTHRAX): "Ronnie era una grande ispirazione e un mio caro amico. Era un vero gentiluomo, una persona di cuore. Era sempre pronto a darti una mano per farti sentire a tuo agio e importante. Senza dubbio era un artista di prima classe e massima qualità. Mi mancherà veramente tanto".

Stefan Weinerhall (FALCONER): "L'eroe numero 1, l'idolo, l'ispirazione, è morto! L'uomo che era immortale! Senza voler sembrare uno di quelli che vogliono sfruttare il momento per farsi sentire, voglio dire che la perdita di nessun altro artista poteva colpirmi di più".

Tony Harnell (STARBREAKER, ex-TNT): "E' da ieri che penso quanto peso quest uomo ha avuto sulla mia vita e sulla mia scelta di diventare un cantante qualche anno dopo averlo sentito per la prima volta. [...] Per gli hard rocker, direi che questa è ad oggi la più grande perdita. Love live Dio".

Ozzy Osbourne (BLACK SABBATH) - commento del 17 maggio - : "Mi ha rattristato molto ricevere la notizia della morte di Ronnie James Dio. Il metal ha veramente perso una delle sue migliori voci. Il mio cuore è con la sua famiglia e con i suoi tantissimi fan. Amore e rispetto".



Kerry King, (SLAYER): "In pochi sapevano cantare una canzone come DIO, attraendo letteralmente la tua attenzione ricreando dal vivo le cose che faceva su disco. E' strano quanto certe cose ti scappino via così velocemente. L'ho visto solo un mese fa. So che sono stato fortunato ad aver conosciuto Ronnie, senza dubbio una delle persone più gentili nel mondo della musica. Mancherà moltissimo".


Steve Vai: "Dio era una luce splendente di originalità nel mondo del rock e del metal. Era un artista totalmente dedicato con un talento enorme. Il suo contributo continuerà ad ispirare positivamente in futuro. ma più importante di questo, Ronnie era un ragazzo fantastico, intendo veramente fantastico. Che Dio ti benedica".




Lemmy (MOTORHEAD): "Sono veramente sconvolto, specialmente perchè  al Golden Gods (8 aprile 2010 a Los Angeles) sembrava si stesse riprendendo. Buon viaggio Ronnie. Riposa in pace. Sono devastato".




Biff Byford (SAXON): "Oggi ho saputo che il mio amico Ronnie James Dio ha perso la sua battaglia. E' una grande perdita per tutti noi. Lo incontrai per la prima volta nei primi anni '80 quando suonammo con BLACK SABBATH e BLUE OYSTER CULT nel 'Black & Blue' tour. La prima volta l'ho sentito cantare su "Butterfly Ball" e in quel momento ho capito di che cantante si trattava, da quel momento lui era il top. La sua voce era sempre potente e il suo crescendo di intensità nel pronunciare i versi, era una sua caratteristica unica che molti hanno copiato ma nessuno è riuscito a superare. Mi mancherà come a tutti noi. L'ultima volta che ci siamo visti è stato l'anno scorso in Finlandia, con entrambe le band bloccate in aeroporto per i ritardi dei voli. Che fai dunque? Vai al bar, bevi e parli di rock 'n' roll. Lui raccontava delle grandiose storie. Le più sentite condoglianze alla sua famiglia. Somewhere in the night a candle burns for you. To absent friends."




Jeff Waters (ANNIHILATOR): "Ronnie era una persona super gentile, con un talento unico e ci ha lasciato con della grande musica. in un certo senso, sarà strano vivere e lavorare in un mondo e lavorare in un business in cui Ronnie James Dio non fa più tour, non suona più ai festival e non pubblica più la sua musica. Non sarai mai dimenticato e vivrai nella musica di molti altri. Stand up and shout".



Dough Aldrich (DIO, WHITESNAKE): "Mi mancherà molto, abbiamo perso un gigante... sono semplicemente distrutto oggi. Ho avuto l'onore di fare musica con lui, ma soprattutto gli sono grato per la sua amicizia. Ronnie era una persona di cuore, premurosa. Ha portato così tanta felicità con la sua musica. Grazie Ronnie per i doni che hai condiviso con noi. Ronnie faceva magia e ronnie è stato e sarà sempre prezioso. Ciao Ronnie, ti ameremo per sempre".

Kiko Loureiro (ANGRA): "Nessuno sapeva meglio di lui come cantare questo genere musicale. Dio era un esempio per tutti noi del fatto che è possibile suonare dal vivo per molti anni con la stessa energia e la stessa attitudine. Ricordo la maglietta di 'The Last In Line' che portavo quando avevo 13 anni. [...] La migliore voce del metal sarà sempre con noi. Mando le mie più sincere condoglianze alla famiglia di Ronnie. Ora mi ascolterò 'Don't Talk To Stranggers' per sentirmi un po' meglio".

Jon Schaffer (ICED EARTH): "Ronnie era una delle persone più genuine che io abbia mai incontrato nel mondo della musica. A volte capita che si incontrino i propri idoli d'infanzia e si rimanga delusi. Con Ronnie non è certo stato così, lui era una persona saggia e speciale e un caro amico che mi mancherà molto. Riposa in pace fratello, il tuo spirito e la tua musica continueranno ad ispirare le prossime generazioni".

Jon Oliva (SAVATAGE, JON OLIVA'S PAIN, TRANS SIBERIAN ORCHESTRA): "Il mio cuore è triste un'altra volta. Ho sempre considerato Ronnie come un Dio, eroe, un pioniere, una leggenda e una delle persone più gentili che io abbia mai conosciuto. Ronnie diede ai SAVATAGE la prima chance quando ci prese con lui in tour un sacco di anni fa. Facemmo parecchie stupidate in quel tour, ma Ronnie lasciò correre e si prese cura di noi. Il mondo ha perso più che un'icona... abbiamo perso molto di più la scorsa Domenica. Non riesco a esprimere la mia tristezza. Grazie Ronnie per tutto quello che ci hai dato come musicista e ancorpiù per la tua dolce e altruista anima. Ci mancherai e ti celebreremo per sempre".

John Sykes (ex-THIN LIZZY, BLUE MURDER): "Le nostre condoglianze alla famiglia del grande Ronnie James Dio. Non ci sarà mai più uno come lui".

THERION: "Uno dei più grandi cantanti rock di sempre è morto troppo giovane. Ronnie James Dio ha significato moltissimo per i membri e i collaboratori stretti dei THERION e ora piangiamo la più grande perdita che l'hard rock abbia mai subito. Gone, but never to be forgotten".

Rob Rock: "Notizia molto triste quella della morte di Ronnie James Dio. Ronnie era il mio cantante preferito e la maggior ispirazione come stile e modo di cantare dal vivo. Veramente una leggenda. Ci mancherai per sempre. le mie condoglianze alla famiglia. Amici e fan in tutto il mondo ti rimpiangeranno e ti ricorderanno per sempre".

Mick Box (URIAH HEEP): "E' un giorno molto triste perchè abbiamo perso uno dei veri grandi cantanti rock dei nostri tempi, Ronnie James Dio. Era un uomo meraviglioso e qualora i nostri sentieri si sono incrociati, ci siamo sempre scambiati due risate. Posso dire che era veramente un gentiluomo di alto livello e un esempio per tutti noi. Ora canterà nel Paradiso del rock 'n' roll, dunque noi lo abiamo perso e loro invece lo hanno guadagnato. Mancherà come cantante, compositore e come amico. Non ci sarà mai più un altro come lui e la sua musica vivrà per sempre".

Michael Anthony (CHICKENFOOT, ex-VAN HALEN): "Non conosco nessuno che non sia cresiuto ascoltando la sua musica. Sai, con i VAN HALEN suonavamo dei pezzi dei RAINBOW come 'Man On The Silver Mountain'. Ricordo una volta, durante il secondo tour dei VAN HALEN, stavamo suonando ad alcuni festival europei e una volta suonammo lo stesso giorno della band di Ronnie. Una voce veramente potente e assolutamente un trascinatore nel mondo del rock".


Blaze Bayley (ex-IRON MAIDEN, ex-WOLFSBANE, BLAZE): "Molto triste per aver appreso della morte di Ronnie James Dio. Averlo visto molti anni fa al Birmingham Odeon nel tour di supporto a 'Holy Diver' mi ha dato l'ispirazione per diventare un cantante metal. I miei pensieri vanno a Wendy e alla famiglia. Ogni volta che ho avuto l'occasione di incontrare Ronnie, lui si è sempre dimostrato un gentiluomo, un eroe, una superstar e un esempio per tutti noi. Grazie Ronnie per il tuo meraviglioso lavoro. Riposa in pace".

Jorn Lande (MASTERPLAN, AVANTASIA, ex-YNGWIE MALMSTEEN): "Ronnie James Dio è morto e la mia tristezza è più profonda di quanto si possa descrivere. Quando il mondo è diventato un luogo freddo, Ronnie era un simbolo di fuoco e onestà e mi ha ispirato ad andare avanti. I miei pensieri vanno a sua moglie Wendy, alla sua famiglia e ai suoi amici nella loro devastante perdita. Onorerò la memoria di Ronnie e vivrà per sempre nella mia vita e nella mia musica".

David Defeis (VIRGIN STEELE): "Che tristezza aver sentito della morte di Ronnie la scorsa Domenica. Ho sempre pensato che se qualcuno avesse potuto vivere per sempre, lui sarebbe stato quel qualcuno. Ho avuto la fortuna di incontrare Ronnie molte volte e scambiare fantastiche conversazioni con lui. Era veramente un grande, un nobile con una voce fenomenale e un grande talento come compositore di musiche e testi. [...] La musica che ha creato vivrà per sempre".

MY DYING BRIDE: "Cogliamo l'occasione per esprimere la nostra tristezza per la morte di Ronnie James Dio e per fare le nostre condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici. Siamo stati in tour con lui e la sua band nel 1996 e lui ci ha trattato con grande rispetto, non ce ne dimenticheremo mai. E' un triste giorno per chi lo conosceva e amava e il rock ha perso uno dei suoi grandi personaggi".

Vinny Appice (HEAVEN & HELL, ex-BLACK SABBATH, DIO): "Ronnie era tutto per me. Era il mio migliore amico, mio fratello.  Ogni notte siedevo dietro a lui alla mia batteria e lo guardavo cantare, ascoltavo la sua potente voce attraverso le mie spie. Ogni notte mi esaltava con il suo cantato, spingendomi a suonare al meglio, al limite delle mie possibilità. Ho sempre pensato di essere stato molto fortunato a suonare con lui, ma diventare suo amico è stato ancora più speciale. Quando ho c
onosciuto Ronnie ero ventunenne e lui mi ha preso sotto la sua ala, mi ha indicato la via. E' stato la più grande ispirazione e il miglior maestro della mia vita e, più importante, il più grande cantante rock del mondo! Il mio cuore è a pezzi. Ora viviamo in un mondo senza lui e mi mancherà molto. Posso solo pensare a quanto sono stato fortunato ad aver fatto musica con lui, musica che rimarrà per tutti i suoi fan di tutto il mondo, fan che lui amava! Ronnie, ti voglio bene!!"

Geezer Butler (HEAVEN & HELL, BLACK SABBATH): "Posso sinceramente dire che nessuno aveva amici, fan e una famiglia così leale, stretta come Ronnie. Era veramente una persona speciale, con la fortuna di avere una voce e una presenza unica. Voleva bene ai suoi fan e rimaneva a parlare con loro fino alle prime ore della mattina. Uno dei miei ricordi più belli risale allo scorso anno al Sonisphere Festival di Knebworth. Ha notato mia sorella e suo marito a lato del palco. Durante la traccia d'apertura ha trovato il tempo di andare ad abbracciarli. Anche una piccola cosa come questa per me lo rendeva speciale. Di sicuro la sua musica vivrà per sempre, così come la sua influenza. Non ho mai visto tutti questi commenti e tributi da fan e musicisti, così tanti auguri, nessun cinismo, solo puro amore e apprezzamento per un grande uomo. Dio ti benedica Ronald. Grazie mille per i meravigliosi ricordi".



Simon Wright (DIO, ex AC/DC, UFO): "Ho perso il mio migliore amico. Ho cercato di aiutarlo in questa sua battaglia, ero lì con lui. Una volta mi ha detto 'Siamo una squadra, lo batteremo'. So che vi voleva molto  bene e che i vostri messaggi e le vostre preghiere lo hanno aiutato parecchio. E' dura per me scrivere queste parole e voglio che sappiate quanto mi sento fortunato per averlo conosciuto. Ora non soffre più. Mi manca molto".

Axel Rudi Pell: "Ronnie era e sempre sarà uno dei miei eroi. Ricordo quando lo scorso anno all'inizio del tour tedesco degli HEAVEN & HELL, in cui noi suonavamo come special guest, mi disse: 'Axel, figlio mio, lascia che ti abbracci'. Per noi è stato un grande onore aprire per loro e quel tour ci è piaciuto molto. Ho incontrato Ronnie un paio di volte negli ultimi 10 anni e lui è sempre stato molto gentile con me, con mia moglie e con la mia band... Ronnie, grazie mille per la tua musica, i tuoi testi, la tua ispirazione e la tua amicizia. Vivrai per sempre nel mio cuore e nella mia musica. Someday we will meet in Heaven or Hell..."

ROYAL HUNT: "Facciamo le nostre più sincere condogliaze alla famiglia e ai suoi amici. Essendo stati dei grandi fan del suo talento, ci sentiamo privilegiati per aver potuto incontrare Ronnie James Dio in persona durante il tour di spalla alla sua band qualche anno fa... e lo ricorderemo sempre come un grande artista, gentile, solidale e brillante... un vero gentiluomo".

Rob Halford (JUDAS PRIEST, HALFORD): "La voce di Ronnie James Dio vivrà per sempre e continuerà ad esaltare e ispirare cantanti in tutto il mondo. Era un caro amico e come a milioni di altri metallari, mi mancherà molto".


James "Munky" Shaffer (KORN): "Jonathan (Davis, cantante) e io siamo così abbattuti. E' entrato nel bus l'altro giorno quasi in lacrime. Gli ho chiesto: 'Cosa c'è che non va?' e lui mi dice 'Devo dirti una cosa. Ronnie James Dio è morto'. Gli ho risposto: 'Cosa? Mi stai prendendo per il culo?' Che tragica perdita per il mondo del metal. Credo sia stato il secondo concerto che vidi a Bakersfield. Non avremmo avuto il gesto delle corna senza di lui. Vivrà sempre nella musica che ci ha lasciato. Ho avuto modo di incontrarlo una volta, era veramente umile, un ragazzo dolce".



Chuck Billy (TESTAMENT): "Ho ricevuto la notizia della morte di Ronnie James Dio Domenica notte mentre scendevo dal palco e questa è una grande perdita per il mondo. Voglio molto bene a Ronnie. Dal primo giorno in cui l'ho incontrato, lui è stato così genuino, umile e dolce. Dal primo giorno fino a due settimane fa quando l'ho visto e mi ha chiesto come primissima cosa: 'Come stanno i bambini? come sta la famiglia? la salute?' Questo è quello che gli interessava di più, non come andava con la musica o con il business, ma come stava la famiglia e la tua salute. Mi mancherai sul serio Ronnie. Riposa in pace.

lunedì 17 maggio 2010

RJD



"Today my heart is broken, Ronnie passed away at 7:45am 16th May.
Many, many friends and family were able to say their private good-byes
before he peacefully passed away. Ronnie knew how much he
was loved by all. We so appreciate the love and support that you have
all given us. Please give us a few days of privacy to deal..."


Wendy


venerdì 30 aprile 2010

mercoledì 28 aprile 2010

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=mV_3_X9sn5w&hl=it_IT&fs=1&]

venerdì 23 aprile 2010

Tiziana Ferrario non mi è mai sembrata una pericolosa terrorista braigatista comunista... per restare in rima, era solo una in vista...


Ancora bufera su Minzolini, Tiziana Ferrario torna all'attacco e si concede anche uno sfogo. "Quello che mi è stato fatto? Una grande porcata" ha detto la nota giornalista che per la prima volta ha commentato in pubblico la scelta del direttore del Tg1 Augusto Minzolini di rimuoverla dalla conduzione, insieme a Paolo Di Giannatonio e Piero Damosso.

È successo a Perugia giovedì pomeriggio, durante il Festival internazionale di giornalismo, cui la Ferrario ha preso parte come relatrice dell’incontro sul tema "Donne, media e potere". Alla domanda se tornerà mai a fare il mezzobusto, la risposta è stata: "Purtroppo non dipende da me". "Quello che mi è stato fatto è una grande porcata - ha detto al microfono - i giornali hanno raccontato le loro versioni a seconda delle fonti a disposizione ma il fatto è che non si può occupare un telegiornale di un servizio pubblico. I telespettatori non pagano un tg per ricevere un’informazione di una parte". 

"MAI SCESI COSI' IN BASSO"
Tiziana Ferrario qualche settimana fa aveva scritto e affisso in bacheca una lettera indirizzata ai suoi colleghi per denunciare il clima che si respira in redazione: "La nostra redazione non era mai scesa così in basso, al Tg1 si sta consumando un disastro. Quello che sta accadendo da mesi in questo giornale, le emarginazioni di molti colleghi, i doppi e tripli incarichi di altri, le ripetute promozioni e le ricompense elargite sotto forma di conduzioni e rubriche sono il frutto di una deregulation che viene da lontano ma che si è ulteriormente inasprita e che a mio parere non promette nulla di buono per il futuro e ci sta portando a una perdita di credibilità del Tg1", aveva denunciato l'ormai ex conduttrice.

"Da mesi siamo sui giornali, sotto pressione non certo per gli scoop che abbiamo messo a segno, perché non vedo scoop da tanto tempo, ma per le aspre polemiche che ci circondano. E' davanti agli occhi di tutti che siamo sempre sotto il 30% di share. Una soglia che una volta temevamo di toccare e vivevamo come una sconfitta", aveva poi concluso la giornalista. (Apcom)

giovedì 22 aprile 2010

TMOweb TV


TeleMonteOrlando, la storica telestreet gaetana, la prima in Italia, sbarca sul web con una webtv, finalmente... TMOweb TV... Presto anche dirette in live streaming, mi dicono dalla regia!

Alter Bridge in Italia



ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ndhhvafjòghaòghavbjnadstÅ‹ mjvsònvgrbhansjkdhv fuahgafl aufrgafvavad

domenica 18 aprile 2010

sabato 17 aprile 2010

Ciao Sparky piccolo, buon viaggio...
... è finita! Forza Romaaaaa!!!!!

venerdì 16 aprile 2010

... è iniziata! Forza Juveeeeeee!!!!!

Nichi

Bellissima intervista a Nichi Vendola, dal Corrriere Della Sera. Da leggere tutta d'un fiato. Mi piace sempre di più quest'uomo.

«Sono sempre stato cattolico e omosessuale, non l’ho mai
nascosto. E dichiararsi non è pettegolezzo. E’ carne, fatica, sangue, dolore, emarginazione, offese, violenza. Sono sempre stato anche cattolico e comunista, come la mia famiglia. Ed è stato forse più facile dire la mia omosessualità ai preti che al partito». Nichi Vendola, eletto per due volte a sorpresa presidente di una grande Regione del Sud, si dichiarò nel 1978, quando aveva vent’anni e da sei era nella Federazione giovanile comunista, con un articolo su un giornale da lui fondato, «In/contro». Titolo: «Le farfalle non volano nel ghetto». «Era un verso che avevo trovato in una raccolta di poesie scritte nel ghetto di Varsavia. E ho avuto tutte le difficoltà che potevo avere, nel partito, al Sud, al paese», Terlizzi, periferia di Molfetta, terra di braccianti. «Mi ha sempre affascinato il pensiero religioso. Ero uno di quei comunisti per cui il libro più importante è la Bibbia.


Ma ha contato molto per me anche il pessimismo di Sergio Quinzio, ho amato i libri del cardinal Martini, e sono stato discepolo del vescovo di Molfetta, il mio vescovo, Tonino Bello». «Ho parlato della mia omosessualità con molti preti, con uomini e anche con donne di Chiesa — racconta Vendola —. Non mi sono mai sentito rifiutato. Sono state anzi interlocuzioni belle, profonde. La Chiesa è un universo ricchissimo e complicato, non riducibile a nessuna delle categorie politiche che usa la cronaca. Nella Chiesa ci sono molte sensibilità, molte cose; e qualcuna crea dolore e tristezza, quando evoca stereotipi pseudomorali che non hanno solo l’effetto di indicare identità ideologiche, ma anche di ferire la vita delle persone». E’ di Vendola la prefazione agli scritti di monsignor Bello, «Teologia degli oppressi». Comincia così: «Io ero sull’altra riva, quindi ero un rivale». «Tutta la teologia di Bello è una teologia della differenza— sostiene oggi il presidente della Puglia —. Come quando spiega il dogma della Trinità con la metafora della convivialità delle differenze: la presenza di tre differenze in un’unità ci insegna la bellezza della convivenza, che è qualcosa di più della tolleranza». Dice Vendola di non aver mai rinunciato alla fede, di credere più che alla rivoluzione alla conversione permanente, di confidare che Dio saprà capire anche quelli come lui, perché «Dio non è un tribunale islamico». Dice di non amare il coté «pirotecnico, esibizionista». Per questo in passato non app r e z z ò le confessioni di bisessualità rese da altri politici, «una dichiarazione che si faceva a 18 anni per fiutare un po’ l’aria. Anch’io sono stato bisex, e avevo fidanzate bellissime. Sono stato sul punto di sposarmi due volte. Ma non ho mai raccontato bugie, ho sempre vissuto quei rapporti da omosessuale». Storie lontane, «ho avuto molti amori, ho molto sofferto. Non mi sono mai arreso però, non ho mai permesso a nessuno di chiudere la mia storia dentro uno spigolo di rancore. Anche se mi hanno fatto di tutto». Tempo fa raccontò di quando «un dirigente nazionale di An venne a fare campagna elettorale nel ‘94 e tentò di stroncarmi accusandomi di andare con i ragazzini, peraltro pagati per dirlo. Andò via con le pive nel sacco, mentre io ricevevo migliaia di lettere di ragazzi che mi dicevano grazie per avergli dato coraggio». Anche questa è una storia lontana, «oggi ho disimparato l’odio». Spiega il presidente della Puglia di essere rammaricato per aver fatto soffrire la madre; a sua volta rammaricata per aver sofferto. Mamma Antonetta, casalinga e donna all’antica di Terlizzi, ha ricordato il giorno in cui una nipote le aprì gli occhi sul terzo dei suoi quattro figli: «Ci siamo pentiti di averne patito e oggi siamo orgogliosi, anche se di sesso parliamo per accenni e per sottintesi».



Nichi le portava in casa le fidanzate: «Ne ricordo una, Aurelia. Era bellissima. Ed è vissuta in casa con noi e con mio figlio per più di un mese». Una volta, nel comitato centrale del Pci, l’autorevole compagna Marisa Rodano disse rivolgendosi indirettamente a lui: «Se uno di questi mettesse le mani su uno dei miei nipotini gli darei subito una sberla». Si dibatteva dei diritti degli omosessuali, dei carcerati, di tutte le minoranze e Vendola, che stava già nell’Arcigay, predicava la liberazione dei «soggetti smarriti» che è il titolo del suo primo libro. Prima aveva scritto la tesi di laurea sul Pasolini degli Anni 50, cacciato dal Pci per indegnità morale. Pasolini: anch’egli cattolico, comunista, omosessuale. «Ma lo si può amare senza essere come lui— dice Vendola —. Pasolini, come Testori e in fondo anche Fassbinder, ha avuto il grande merito di tirare la sua condizione di omosessuale fuori dall’oscurità; ma l’ha illuminata con le fiamme dell’inferno. L’omosessualità di Pasolini è molto segnata dal suo cattolicesimo. Lui si percepisce come il Cristo della diversità: una condizione vocata al martirio, a causa del senso di colpa. Il peccato e l’espiazione del peccato, per cui la sua letteratura diventa premonizione della sua stessa morte. La diversità come impossibilità dell’amore, un’identità che si afferma negandosi, come la Jeanne Moreau che canta "Ogni uomo uccide come ama”. Io amo Pasolini come amo Testori e Fassbinder, ma mi rifiuto di accettare questa visione. Ho sempre cercato di trascenderla, e questo mi ha aiutato a essere una persona serena, a uscire dal tunnel senza fine del senso di colpa».




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Tempo fa, Vendola fece discutere quando disse: «Non vorrei morire senza aver vissuto l’esperienza della paternità». «Non intendevo annunciare che sarei diventato padre, o che avrei fatto un’adozione che peraltro la legge mi vieta — spiega oggi —. Ma mi sento di ribad i r e i l mio d e s i d e r i o d i genitorialità. Sento molto la tutela della vita, la difesa del vivente. Sono contro la mercificazione e la privatizzazione della vita. Il tema fondativo del futuro è la costruzione della vita nelle forme di comunità. Il sangue non c’entra: per me la paternità non è un dato fisiologico, limitato al proprio seme. Allevare un figlio significa accudirlo, conoscerlo, ascoltarlo; amarlo. Dev’essere una cosa bellissima. Per questo, ogni volta che leggo di un neonato abbandonato, provo una stretta al cuore»

venerdì 26 marzo 2010

Benigni a Raiperunanotte

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giovedì 25 marzo 2010

martedì 16 marzo 2010

Telemonteorlando Digital Era

Ricordate TeleMonteOrlando, la telestreet gaetana? Sì, bene. No, fa nulla. Se siete di Gaeta, risintonizzate il televisore che ha riacceso. IN DIGITALE!!! E' stato un lungo percorso quello che ha portato TMO dalla "morte" analogica alla travagliata "nascita" digitale; ma serve sempre l'aiuto di tutti, in ogni sua forma. Sintonizzate il decoder, forza, e fornite informazioni circa eventuali carenze di segnale.


fosse sempre sabato...

lunedì 15 marzo 2010

Oggi sono tre. Ciao. E salutami anche lei. Sono qui e vi penso.

Jerry Polemica



assurdo...ahahaa ha hah ahahah a

lunedì 8 marzo 2010

"Avrei bisogno anche io di un «decreto interpretativo» che mi chiarisse, finalmente, perché ho sempre pagato le tasse. Perché passo con il verde e mi fermo con il rosso. Perché pago di tasca mia viaggi, case, automobili, alberghi. Perché non ho un corista vaticano di fiducia che mi fornisca il listino aggiornato delle mignotte o dei mignotti. Perché se un tribunale mi convoca (ai giornalisti capita) non ho legittimi impedimenti da opporre. Perché pago un garage per metterci la macchina invece di lasciarla sul marciapiede in divieto di sosta come la metà dei miei vicini di casa. Perché considero ovvio rilasciare fattura se nei negozi devo insistere per avere la ricevuta fiscale. Perché devo spiegare a chi mi chiede sbalordito «ma le serve la ricevuta?» che non è che serva a me, serve alla legge. Perché non ho mai dovuto condonare un fico secco. Perché non ho mai avuto capitali all'estero. Perché non ho un sottobanco, non ho sottofondi, non ho sottintesi, e se mi intercettano il peggio che possono dire è che sparo cazzate al telefono. Io - insieme a qualche altro milione di italiani - sono l'incarnazione di un'anomalia. Rappresento l'inspiegabile. Dunque avrei bisogno di un decreto interpretativo ad personam che chiarisse perché sono così imbecille da credere ancora nelle leggi e nello Stato".

Michele Serra - La Repubblica

lunedì 1 marzo 2010

Ecco perchè i Simpson sono troppo superiori...

martedì 16 febbraio 2010

V

So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io. Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e, Dio, mi tocca scriverla sulla carta igienica.

Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.
Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia".
Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sarah. Furono i suoi polsi erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sarah fu così, per me no.

Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Christy che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio all'interno di quel centimetro siamo liberi.

Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: "Le pianure di sale". Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.
Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.
Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
A quel punto non ci furono più rose per nessuno.

Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come fiancheggiatore e risanamento divennero spaventose mentre cose come Fuoco Norreno e gli articoli della fedeltà divennero potenti. Ricordo come diverso diventò pericoloso. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.
Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.
Morirò qui, tutto di me finirà, tutto, tranne quell'ultimo centimetro; un centimetro è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere.
Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino. Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che, anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai; io ti amo, dal più profondo del cuore. Io ti amo.
Valerie.

martedì 26 gennaio 2010

Audioconferenza a 64 kbps, videoconferenza a 384 kbps, traffico dati di disturbo generico. Links a 2 Mb... provare a vedere che accade...
Poi ci rivediamo in quuesti giorni con un pò più di calma...

giovedì 21 gennaio 2010

Brava Pucca!!!

Dico solo questo... brava Pucca!!!