domenica 28 giugno 2009

Pronto E Pappato #3

Altra ricetta, ormai sono lanciato nel firmamento. E anche stavolta un altro pezzo di buona tradizione contadina (io sono di Gaeta, famosa per il mare... quindi abbastanza distante dall'essere contadino; potete trarre le vostre conclusioni)


PASTA E PATATE


Prendere una/molte patate. Ricordo che non vi fornisco quantitativi perchè l'unico limite è la capienza delle vostre fauci. Prendete la patata, guardatela e lavatela dalle impurita che probabilissimamente vi saranno sulla superficie. I più superficiali diranno: "E' ovvio, spesso vi è la terra! Bisogna ripulirla dalla terra!". No, dico io! Non so perchè, ma questo simpatico tubero che tanto ha fatto e continua a fare per l'unimanità (come le patatine fritte o gli gnocchi), è un pò visto come un ortaggio di serie b. I pomodori sono trattati con tutte le cure, ad esempio, hanno posto in prima fila in frigorifero. Poverini, loro sono delicati! Le zucchine, anch'esse, spesso vivono in frigo, perchè si conservino belle verdi più a lungo! Dell'insalata non ne parliamo, oppure delle melanzane che tutti adorano (vi deluderò... non io!) e che trattano con tutti gli onori sperando che "parmigianizzino" in fretta... le papate no! Spesso le patate, povere piccole brutte anatroccolesse, vengo spedite fuori il balcone. Tanto sono dure. Tanto resistono al freddo. Tanto. Pensate alle patate, soffrono il freddo per noi, vengo relegate in sacchetti brutti anche a vedersi, sono sempre in disparte anche se sono sulle tavole un giorno sì e l'altro pure.


Adotta una patata e lei ti sarà riconoscente!


Vabbè, dopo questa digressione tuberofilosofica, posso continuare. Lavate la patata non ancora sbucciata, poi prendete il coltello e datevi da fare. Oddio, molti usano lo sbucciapatate; io ho rischiato la vita tentando di usarlo in casa di Zia Clizioletta. Se sapete farlo, bene; altrimenti desistete e fate come facevano gli antichi. Ossia patata in una mano e coltello in un'altra. Se siete in una famiglia di militari potete usare qualche recluta per pelare le patate; aspettate che faccia una caxxata qualunque e la mettete a sbucciar qualche quintale di patate, così voi sarete sollevato da un impegno, e lui ne guadagnerà in disciplina. Insomma, sbucciata la patata, sciacquatela nuovamente (bene) e poi asciugatela. Indi riducetela in cubetti di circa 1 cm di lato (thanks to Zia Bricioletta per le misurazioni); mi raccomando, serve precisione assoluta. Un righello può fare al caso vostro. Per un'accortezza ancora maggiore e per un gusto più squadrato, usare anche una livella da muratore a controllare la perizia del lavoro. Bene. Adesso, prendete una pentola, versate poco olio sul suo fondo e un pò di cipolla. Fate andare a fuoco basso a soffriggere, quindi, velocemente, buttate le patate e un pò d'acqua. Sale. Brodo granulare o dadoso. Forse pure un pò di sedano. E una goccia di salsa che male non fa. Lasciate cucinare a fuoco basso. Nel mentre, se volete, potete andare a stendere i panni oppure imparare l'intro di Nothing Else Matters al banjo (così per dare un tocco esotico). Quando vedete che le patate si sono più o meno suicidate per bene (per rendervene conto, infilzate qualche cubetto con una forchetta. Se si infilza e non sentite gridare, è proprio morta suicida per benino) aggiungete un bel pò d'acqua e gettate la pasta. "Ma come?" direte voi "perchè gettarla via?". Avete ragione! Riprendete la pasta dal cestino dove l'ate buttate e affogatela nella pentola patatosa. Aspettate fino alla cottura del grano e spegnete il fuoco. Prendete il mestolo, impiattate e... buon appetito!


Fatto. Come direbbe la Parodi... Cotto e mangiato. Io dico... ciò che non ti uccide, ti rende più forte!


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sabato 27 giugno 2009

Pronto e Pappato #2

Riecco Pronto e Pappato, la mia simil-rubrica di simil-cucina. Cose che mangio e che, a volte, mi capita di cucinare. Oggi un piatto non molto estivo, a dir la verità; comunque, uno dei miei preferiti.


PASTA E LENTICCHIE


Ok. Questa è difficile nella sua semplicità. Perchè? Capirete in seguito. Bisogna prendere una pentola (qui a Livorno è nello stipite sotto i fornelli; a Gaeta, sotto il lavandino; a casa vostra... che caxxo ne so? Cercate!) e posizionarla con cura sopra un fornello. Versare acqua (non tanta, ma nemmeno poca) e mettere uno (o due) spicchio(i) d'aglio, un pò di sedano e le lenticchie. Qua sono le difficoltà di cui vi parlavo. Bisogna scegliere le lenticchie UNA PER UNA pena morte per asfissia (una lenticchia troppo grossa di traverso può provocare spasmi indicibili, fuoco di S.Antonio e prurito sparso, oltre la controindicazione della già citata morte); la lenticchia  deve essere piccolina, di forma leggermente a disco volante, di colore preferibilmente scuro (io preferisco le lenticchie più scure sempre per la solita storia che il nero sfila). Dopo aver perso dalle 5 alle 6 ore (ecco perchè si dice che pasta e lenticchie è lunga da fare) nella scelta attenta di questo simpatico legume, si può finalmente "svacantarlo" (ricordate cosa significa, vero?) in acqua, accendendo il fuoco (medio o basso) e lasciando il tutto a fare plof plof (o blob blob a casa di Enrico Ghezzi). Ah, dimenticavo... un pochino di sale ci sta bene (poco). Ah, dimenticavo ancora... l'olio! Questo è importante! E se volete un gusto più ricco e rotondo (termine culinario che non significa un emerito... legume, restando in tema) aggiungete un pò di dado o di brodo granulare. Inoltre, per rendere il gusto da rotondo a sferico si può (io lo faccio solo ogni tanto, non sempre) aggiungere un pò (pochissima) salsa di pomodoro. Si lascia, come detto, fare plof plof (o blob blob) per un bel pò (più si lascia e meglio è, secondo me). Io, ad occhio, mi regolo guardando l'acqua; deve cominciare a riassorbirsi e deve essere scura. Quindi, se riesco a specchiarmi dentro, non va ancora bene, perchè troppo chiara e troppa (potete in questo caso chiedere "Chi è il più bello del reame?" e aspettare che le lenticchie vi rispondano); quando invece vedete quest'acqua scura e comunque meno di quella iniziale (ma, sia chiaro, ci deve essere abbastanza liquame), siete quasi al capolinea. Infatti non dovete far altro che alzare leggermente il fuoco (per i decelebrati, significa aumentare il getto di gas, non sollevare il piano cottura) aspettando di veder l'acqua bollire e aggiungere la pasta. Io consiglio pastina (tipo stelline, aghetti...) anche se possono andare anche tubi, tubicini, tubetti e pasta per minestra in generale. Se non avete niente da fare, consiglio di scegliere ONE BY ONE anche la pasta, così da poter dire di aver fatto un controllo di qualità perfetto. Attendere a questo punto fino alla cottura della pasta. Io consiglio di impiattare con poca acqua, quasi nulla (insomma, non molto brodoso) e lasciar riposare per qualche minuto. Così si arriva alle 12 ore consecutive e facciamo conto pari.


Fatto. Come direbbe la Parodi... Cotto e mangiato. Io dico... ciò che non ti uccide, ti rende più forte!


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venerdì 26 giugno 2009

Ciao Jacko, vero ed unico Re del Pop.

Dedica

Sapete, stanno per tornare i Creed. Reunion, tour e nuovo album. Voglio postare una canzone, una loro canzone apparsa online da qualche giorno. Questa, credo, è la prima uscita dall'annuncio della reunion... ed è per te, Amico.


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=gW1OZC8tlfc&hl=it&fs=1&]


E voglio aggiungere...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=QhIQMvyX6T8&hl=it&fs=1&]


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=4wKfp_5ySns&hl=it&fs=1&]


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=UAS6daVLT5U&hl=it&fs=1&]


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=T23DkTPpsmA&hl=it&fs=1&]


... e poi, ovviamente...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=DmBFW9liWMU&hl=it&fs=1&]


Se non sbaglio, poi (tocca anche a me violentarmi)...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=13OKW4e_sQg&hl=it&fs=1&]


E finisco con...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=XddO6wr_FgU&hl=it&fs=1&]


Ciao. Amico.

Confederation Cup

BUFFON - Zia Biancolina 7 "se non ci fosse stato lui avremmo di sicuro subito molti più goal" - Pikkoloema 7 "Buffon è Buffon"


CANNAVARO - Zia Puccoletta 5 - Pikkoloema 5.5


CHIELLINI - Zia Brindisioletta 4 "Perchè? Stava giocando?" - Pikkoloema 4 "Davvero inguardabile, purtroppo"


LEGROTTAGLIE - Zia Vecchioletta 6 - Pikkoloema 6


DOSSENA - Zia Ziolettola 5 "Ha segnato! Peccato abbia sbagliato porta... l'autogol se lo poteva risparmiare" - Pikkoloema 6


GROSSO - Zia Bruciolet 6.5 "Sempre molto generoso. Peccato non sia servito" - Pikkoloema 6.5 "E' fatto per giocare in Nazionale. Con questa maglia dà sempre qualcosa in più"


ZAMBROTTA - Zia Biancolet 6.5 "Si può fare di più, ma ha giocato bene" - Pikkoloema 5.5 "Sottotono"


PIRLO - Zia Fantacalcistiolina 4 "Non ha creato gioco" - Pikkoloema 5 "Se non gira lui, non gira l'Italia"


DE ROSSI - Zia Espertissimoletta 5.5 - Pikkoloema 6


MONTOLIVO - Zia Nonsochealtrodireoletta 5 - Pikkoloema 6 "Ha avuto il merito di contribuire a cambiare la prima partita"


CAMORANESI - Zia Juventinoletta 7 "Corre, corre, corre..." - Pikkoloema 6


PEPE - Zia Peruginoletta 6 "Una piacevole sorpresa" - Pikkoloema 6.5 "Ammetto che mi ha ben impressionato. Se continua così, mi ricrederò"


QUAGLIARELLA - Zia Facebookkioletta 5 - Pikkoloema 5


TONI - Zia Inkazzatoletta 2.5 - Pikkoloema 5 "Servito come al solito malissimo, oltre le sue caratteristiche. Ma ci mette del suo, oh se ce lo mette..."


GILARDINO - Zia 5 - Pikkoloema 5.5 "Lasciato troppo solo"


IAQUINTA - Zia Niconeve 6 - Pikkoloema 6.5


ROSSI - Zia Troppolontanoletta 7 - Pikkoloema 7 "Il folletto che dovrebbe giocare sempre e che sarà il futuro"

giovedì 25 giugno 2009

Pronto e pappato #1

Nuova rubrica. Mi trovo in casa da solo, in questi giorni. Ergo, sto cucinando per me ed il mio stomaco. In effetti mi sto divertendo a giocare con fuoco, ingredienti, piatti e quant'altro. Ho imparato termini come "impiattare", "dorare" e "pimienta negra" (normalissimo pepe, ma la confezione è spagnola...).


Voglio condividere con voi le mie piccole scoperte culinarie, cose normalissime ma per me, comunque, "avanti"; ovviamente non posso far a menodi ringraziare la mia guida spirituale, la Vecchia Zia Brindisioletta che, mediante dimafono, guida la mia mano ed il mio palato consigliandomi e vietandomi caxxate madornali. Il resto è a me. Vi sparerò qualche ricettina, così che, chi vuole, può imparare con me man mano. Spiegherò male, già lo so, ma...


RISOTTO AL CURRY


Prendere un pò di cipolla e tagliarla piccola piccola piccola senza distruggersi le dita; ad ogni modo far attenzione a non tagliarsi le unghie che neanche cucinate fanno bene. Prendere una padella, mettere un pò d'olio e aggiungere la cipolla (quella tagiata venti secondi fa, idiota) lasciando soffriggere piano piano. Dopo un ragionevole (breve) lasso di tempo in cui la cipolla dovrebbe essersi dorata (mi raccomando NON laccata, dorata proprio, sennò è tarocca!) prendere un'adeguata quantità di riso e "svacantarla" (termine dialetto-gaeto-culinario) nella padella. Siamo a metà della pietanza (risotto). E' il momento dell'altra metà, ossia il curry. Spolverare tutto il riso nella padella con questa spezia rossa, abbastanza abbondantemente. Poi, acqua. Un discreto pò, a sommergere il tutto (vabbè regolatevi ad occhio, io non darò praticamente mai le dosi, dipende dalla capienza dei ventri, solitamente). Comunque, girare, girare e rigirare. Il colorito deve essere un arancio-giallino. In caso sia tropppo giallo, aggiungere curry. Se troppo rosso, chiamare i Vigili del Fuoco perchè il voltro palato potrebbe prendere fuoco nel breve futuro (a meno che non sia Carnevale, potreste travestirvi da drago...). Insomma, aspettare fino al riassorbimento dell'acqua. A questo punto è fatto. Ultimo tocco di classe: aggiungere e sciogliere nel riso una noce di burro. Per una noce di burro non bisogna prendere lo schiaccianoci, ma un pezzo di burro (questa è una cosa che o la sai o la impari a tue spese).


Fatto. Come direbbe la Parodi... Cotto e mangiato. Io dico... ciò che non ti uccide, ti rende più forte!

Vuvuzela

Qualcuno incendi quest'oggetto del demonio oppure le ficcassero tutti nel..........l'orecchio ai Sudafricani! Non nell'ano, sennò continuerebbe a suonare e si accelererebbe la desertificazione africana, la deforestazione amazzonica, il buco nell'ozono e ci sarebbe continuo pericolo di tsunami! Vuvuzela del cappero!

domenica 21 giugno 2009

Merda

Merda Demi, merda merda merda merda. E, come ti ho scritto, "che Johnny Depp sia con te". Merda!

sabato 20 giugno 2009

Papi Zilvio 2

Patrizia D'AddarioNon so se l'italiano medio sappia cosa sta succedendo al suo Presidente del Consiglio. Non lo so, perchè i tg non è che ne parlino troppo; la notizia è trattata più come una curiosità, tipo "Inventato il gelato che non si scioglie" (vera, sentita ieri a StudioAperto) oppure "Record: compie il giro del mondo in 79 giorni" (caxxata mia). In pratica, è stata aperta un'inchiesta a Bari contro il buon vecchio Zilvio, scatenata da dichiarazioni di tale Patrizia D'Addario che sotiene di essere stata pagata per essere "ospite" a feste private del Premier su e giù per la Penisola (anzi, a destra e sinistra, dato che si parla di Sardegna e Roma). La Signora D'Addario avrebbe accettato invito e soldi per favorire le proprie tasce nell'immediato e per "sensibilizzare" l'opinione arcorea sulla costruzione di un residence a Bari.


Oggi, dichiarazioni di un'amica della D'Addario, accompagnatrice della stessa, ossia Barbara Montereale. Che conferma tutto e aggiunge anche qualche, aggravante, particolare. E' bello notare che, dopo aver sparato queste parole, recita la litania finale "Menomalechesilvioc'è", giurando difesa ad oltranza.


In Uganda e Svervegia (con tutto il rispetto) il Premier sarebbe stato cacciato a furor di popolo o quantomeno si sarebbe dimesso. D'Avanzo lo vede come uno stregone isolato, che più allontana da sè il problema, più lo calamita a sè (sembra senza senso, ma è così). Zilvio non si piega. Dice che è solo spazzatura. Io dico che la spazzatura puzza.

martedì 16 giugno 2009

Sì, No o X?

Del referendum ci ho capito poco; nel senso che conosco i tre quesiti, mi sono informato. Ma cosa votare? Sì? No? X? Cos'è il "meno peggio"? Ormai - che tristezza! - è questa la domanda che mi pongo ad ogni consultazione: cos'è il meno peggio? Il meno-peggio? il MENOPEGGIO? Tornerò mai a votare per il "gusto" di votare, per dire "voglio lui lì" oppure "mi piace questo" o ancora "vaffanculo alle scorie radioattive"?
Non se ne sta parlando troppo, a voler essere pignoli... ho beccato Guzzetta l'altro giorno su Raitre, credo; ma era in chiusura di programma e ho fatto in tempo a leggere i titoli di cosa, in pratica. Per strada la gente non si strappa i capelli (vabbè, la fantomatica "gggente" mai lo fa, guarda e passa), giusto in rete si può fare un giro. Mah!

Soprattutto mi lascia interdetto il Zilvio che dice di non fare campagna su questo referendum (per far piacere ad Umberto) e poi va a votare sì (per far piacere a Gianfranco ed anche un pò a sè stesso). Perchè non fa un piacere a me e si leva dai coglioni?
Riflettendoci, sono proprio in un "bel" periodo; chissà quando finirà, se finirà. Sono un pò esaurito, in effetti.

domenica 14 giugno 2009

La Borsa Di Mammaval #24

Questa è vera, fresca, appena uscita dal freezer oggi pomeriggio.

 

Piccoloema: “Mamma, allora per la stazione vado di là?”

Mammaval: “Sìsì, gira a destra…. Mmm…”

Piccoloema: “Che c’è?”

Mammaval: “No, niente… ho la sensazione che mi manchi qualcosa in borsa”

 

Secondo voi… cosa? Spazio ai commenti...

La Borsa Di Mammaval #23

Ieri è stato il Mammaval Birthday, nota festa pisana comparabile con San Ranieri, col Metarock e col Natale ed evento più importante, ovviamente, della Finale dei 100 metri alle Olimpiadi. I  pellegrini… pardon, gli amici della suddetta Mamma, hanno recato con sé i doni più disparati. Io non sono potuto esser testimone oculare, ma le leggende narrano che, dentro la Borsa, sono finiti:

-         una trousse

-         un portafogli

-         un paio di orecchini

-         un diamante

-         un’iguana

-         oro

-         incenso

-         mirra e birra

-         l’ultimo cd dei Gemelli Diversi

-         un fermacarte in bachelite

-         una pettola mannara

-         la ricetta della paella

-         4,650 Kg di paella

-         Il Samsung Omniforme di Papà Endy

-         Il volume G dell’enciclopedia Trebbau

-         L’arrosto che non c’è mai quando si fa molto fumo

-         I buchi nell’acqua

-         Caramella (poi recuperata in extremisdalle grinfie della pettola)

lunedì 8 giugno 2009

FelicitÃ

A volte basta poco per essere felici. Altre volte, è necessario molto impegno. E non si ha tempo, non si ha voglia, non si può, non si sa. La felicità è lì, sempre a portata di mano, per chiunque, in qualunque istante. Basta allungare le mani e prenderla, abbracciarla e accarezzarla dolcemente. Tanti mesi, anni, sono passati fino ad arrivare ad oggi, ad adesso; tempo speso a volte anche male, lungo un sentiero verso un lontanissimo orizzonte. Sì, distante, apparentemente irraggiungibile, come ogni sogno ad occhi aperti che si rispetti. Nacque per gioco, proprio per scherzo, sulle ali di un "Ci pensi se..." o un "Sarebbe bello..."; ma, proprio un gioco era, una fantasia, un rigurgito d'infanzia che avviava costruzioni di meravigliosi castelli di carte. E poi, il gioco un'estate divenne un piccolo hobby. E le prime sensazioni a riempire l'aria intorno. Avvolti in un turbinio di note e suoni e parole e giorni di ripetizioni estenuanti. E giunse l'inverno, portando con se gli ultimi pezzi del mosaico. Ora c'erano le forme. Mancavano i colori.


E successe tutto in un lampo. Era finito tutto. Il giocattolo rotto.


Chissà la pazienza da dove arrivò. Chissà le parole. Chissà cosa, ancora non lo so e non lo saprò mai. Ma tutto si ricompose e per magia giunse una forza inaspettata, un luccichìo negli occhi di ciascuno, spia di un altro mondo che stava per schiudersi.


Fino ad oggi. Il sudore è durato anni. La felicità iniziata nel battito di ciglia di un accordo.


 


Grazie. Paolo, Matteo, Erasmo, Fabio. Vi voglio bene. Sempre e per sempre Learn To FLy.

domenica 7 giugno 2009


E' domenica, giorno di riposo dopo una lunga settimana.


E' domenica, giorno di riposo prima di una lunga settimana.


E' domenica.


Ammettilo: stasera a Gaeta non sai davvero cosa fare... in discoteca ci sei stato venerdì, ieri pizza, cinema e vasca a Gaeta Medievale, sono finite Serie A, Liga, Premiership, Bundesliga, Amici, X-Factor, tutte le Isole (dei Famosi e Lost), il Dr. House è a letto con la febbre, gli sciusci stanno fra sei mesi, S. Erasmo è passato... sempre gli stessi volti, sempre gli stessi amici, sempre le stesse chiacchiere. Ti sei un pò rotto i ciufoli, diciamo la verità.


E allora? Hai due possibilità: o ti fai un bicchiere di latte e te ne vai a dormire alle 9,40 oppure vieni STASERA alle 22 all'AVALON CAFE' a sentire i LEARN TO FLY!!!!!!!! ROOOOOCK ON!!!!!



Prurito

Sto andando a votare. Con scarsissima voglia e senza un gran senso dell'orientamento. Spero di esser folgorato sul far del seggio; e se non sarà folgorazione, confido almeno in idee meno nebulose. Vado a votare perchè (probabilmente) sono malato; malato di democrazia. E non riesco proprio ad astenermi, non riesco a contemplare il "non andare". Prurito.

mercoledì 3 giugno 2009

Il piccolo obama

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=FtwHW5p_aGQ&hl=it&fs=1]