sabato 30 settembre 2006

7002 airaiznaniF

Nel silenzio della carta stampata, che mai come in queste occasioni servirebbe per avere qualche numero scritto e non qualche numero detto, ieri, oggi e domani si sta assistendo al pianto dei ricchi in una macelleria sociale. In pratica, chi ha qualche dindo in più passa a far la spesa dai fornitori proletari di salsicce della Festa Dell'Unità. Bella e suggestiva immagine, non c'è che dire. Ma sarà vera?


C'è chi ha il famigerato SUV, che si vocifera sia un cargo siberiano il cui possessore è rimasto intrappolato dentro e non riesce a liberarsi; c'è chi guadagna, ma non abbastanza; e chi spende, più che dovrebbe; le manovre sono ardite, da fare a zig-zag tra PIL (una intera foresta di PIL), aliquote (versione riveduta e corretta di un velivolo in dotazione all'areonautica senegalese degli anni '60), rimodulazione (parola che evoca il sequel di un film... Finanziaria 2007 - The Return) ed equità (operazione semplicissima che si insegna alle elementari e che tali laureatoni del Parlamento, soprattutto i non mancini, non riescono proprio a capire). Mah.


Sinceramente, non so che dirvi. Alla prossima.

Strano ma vero

Quando hai perso l'anima, cos'altro puoi perdere? Credo, sia tutto finito lì. Non hai più niente. Ed, intendo, ad ogni livello... E' lo spirito che sostiene il corpo, che è sempre un pò più forte; ed alle volte si ci trova in situazioni, davanti a scelte che richiedono un bilancio, uno scavar dentro a trovare le ragioni profonde. Ecco, tutto questo per segnalare una storia, una piccola storia che però mi ha colpito. Il sogno di qualunque ragazzino, ragazzo, adulto ed anzianotto. Raggiunto. Capito. Salutato senza rimpianti. Qui.

martedì 26 settembre 2006

Ma si può perdere tempo in questo modo? E' più o meno un'ora che sono qui davanti al computer a non far praticamente nulla. Devo ammettere che il posto è bellissimo. Me l'ha fatto scoprire Andylove la settimana  scorsa; è una stanza della biblioteca di ingegneria in cui regna silenzio e dove sono presenti 6 computer connessi ad Internet. Le sedie a poltroncina sono da paura, non c'è nessuno che ti alita sulle spalle la propria frustrazione da fila informatica, i monitor sono LCD e la tastiera funziona discretamente bene. Il paradiso.... che credo durante le lezioni mi distrarrà parecchio. A proposito di lezioni, è uscito l'orario... abbastanza pessimo (per non dire di peggio). Ho lezione dal lunedì al venerdì, con pochissime ore ogni giorno distribuite in punti strategici. Infatti uscire alle 18.30 equivale per me rincasare tardissimo. Maledetti!!!
Comunque, ritornando alle fasi del mio cazzeggio che sicuramente interesseranno tutti gli avventori del blog, non ho fatto altro che chattare sul messenger (mik, michael sconfield, valeria alcuni nick) e cercare un multieffetto per la chitarra. Ripensandoci, cercare di capire come funzioni un multieffetto per la chitarra. Ripensandoci ancor meglio, cercare di capire cosa sia un multieffetto per la chitarra.
La mia vita, come si può vedere, è molto pregna. Ma la vita di chi non lo è?

Capitolo 26

Al ventiseiesimo posto c'è Sarebbe Utile Avere Qualcuno Capace Di Dare Risposte.

Il mestiere dell'arbitro

Premessa: non è successo nulla di gravissimo, solo qualche punto di sutura. Per questo mi permetto di sorriderci sopra.

Il mestiere dell'arbitro o di un giudice è duro. Ecco cosa accade alle gare di giavellotto.

giovedì 21 settembre 2006

Sono tornato in Toscana, dopo quest'estate troppo breve, come ogni periodo di vacanza (vacanza?). Tanto è successo, tanto è passato; momenti belli, brutti, tristi, pieni di risate, musicali. C'è chi mi ha fatto male, volendo o meno, chi ho ferito e tanto altro, come ogni fase della vita.
Cosa mi rimane? Non lo so nemmeno io. Qualche cd (di cui anche qualcosa di mio, o più precisamente, di nostro), un pò di esperienza in più, qualche chilo in meno, due pedali per la chitarra, gli occhi di una ragazza, le carezze infinite di un'altra, sapori di vino, due filmati, una sigla, qualche film, svariate foto, la felicità di una neomamma e un neopadre, una Coppa Del Mondo, un calcio fasullo, un ciclismo illusorio, tante parole non dette, emozioni non comprese, piccoli inganni e grandi verità, concerti, sogni a forma di canzoni, i complimenti per la mia bontà d'animo (ci sono stati, lo assicuro... mia madre dice sempre: <<Beata colei che ti sposerà?>>... sentito, affrettatevi e accorrete), qualche partita a calcetto, incazzature mostruose, bagni d'agosto come quelli di settembre, uno stereo nuovo in macchina. Tante cose, tante cose. Tutto passato, tutto che perde i contorni per ritornare alla solita vita invernale, fatta di libri, amici e stupidaggini.
Mi manca ancora tanto, ma non soffro come avrei pensato. Chissà perchè...

Capitolo Venticinque

Il venticinquesimo capoverso di Baricco su Repubblica... Come Zattere Sopravvissute Al Naufragio.

martedì 19 settembre 2006

venerdì 15 settembre 2006

Equipaggiamento

Da vero profano della chitarra, da umile contadino della seicorde, da piccolo ed infinitesimo musicofilo... ecco il mio iniziale ed attuale equipaggiamento:



 ossia una Cort G250.



Amplificatore Kustom KGA65.



Pedale OD100 OVERDRIVE/DISTORION della Behringer.



Pedale  UC100 ULTRA CHORUS della Behringer.


Non ridete troppo miei piccoli John Petrucci che passate per questi lidi...

sabato 9 settembre 2006

Go & Stop

Ho ancora nelle orecchie le voci di Caressa e Bergomi, dietro la schiena il ricordo dei cuscini del divano e negli occhi il Romeo Neri. La rincorsa impossibile parte. I capitani si scambiano i gagliardetti, i saluti di rito; il meno famoso chiede al Campione Del Mondo una foto, anzi due... i sorrisi volano e sorvolano i cieli romagnoli. I fratelli dirigenti e il presidente stanno lì, in piedi e un pò stretti, abituati agli enormi spazi soliti della casa madre. Tutti con un polsino a ricordare ciò che, comunque sia, è stato; e questo anche per distinguersi in questo purgatorio in cui dicono di essere stati sbattuti (è giusto, credo, ma il tifo vuole essere cieco... tifo???). Da una parte nomi, dall'altra Nomi.


Silenzio per Uno, un NOME, che è andato. Lassù. (ciao G).


Fischio. E via, finalmente a parlare di corsa e sudore, di botte e tiri e calci e testa e tutto. La differenza emerge al primo impatto, poi pian piano scema. Languidamente arriva il fischio. (e ho scoperto che in Purgatorio non danno thè caldo, ma una bibita rinfrescante... Caressa docet). Poi si ricomincia, stancamente come si era finito. Quindi un urlo, a squarciare questo smorto pomeriggio. E un grido soffocato, un pò più in là, seguito da un enorme vaffa (e non per il razzismo). Fine.


Da meno diciassette a meno sedici. Sempre ultimi anche se atteggiati come primi. E' difficile. Nessuno lo crede, ma è difficile.

Capitolo 23

Del ventitreesimo il titolo è Dove Noi Cerchiamo Risposta.

Dicevo l'altro giorno che mi sentivo scorrere qualcosa... Beh, è SCORSO, in tutti i sensi.

venerdì 8 settembre 2006

Fra qualche giorno...


...e non dico altro!

lunedì 4 settembre 2006

Nella prossima vita...

... devo ricordarmi di imparare a suonare prima di registrare un pezzo!