Non sono triste.
Sì che lo sei.
Non è quello, mi ha detto. Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni che riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi disse, non sei nè triste nè felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Io sto aspettando, mi ha detto.
Cosa?
Sto aspettando di fare ciò per cui sono nato.
Questa storia, pag 156 - Alessandro Baricco
Questa, Cajka, è la risposta che avrei voluto darti quando quest'estate mi sparasti contro la stessa domanda. Sono le esatte parole che non ho avuto la prontezza di animare. Le cercavo, ma non salivano, non si cristallizzavano. Spero adesso tu capisca.
adesso capisco
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