venerdì 23 aprile 2010

Tiziana Ferrario non mi è mai sembrata una pericolosa terrorista braigatista comunista... per restare in rima, era solo una in vista...


Ancora bufera su Minzolini, Tiziana Ferrario torna all'attacco e si concede anche uno sfogo. "Quello che mi è stato fatto? Una grande porcata" ha detto la nota giornalista che per la prima volta ha commentato in pubblico la scelta del direttore del Tg1 Augusto Minzolini di rimuoverla dalla conduzione, insieme a Paolo Di Giannatonio e Piero Damosso.

È successo a Perugia giovedì pomeriggio, durante il Festival internazionale di giornalismo, cui la Ferrario ha preso parte come relatrice dell’incontro sul tema "Donne, media e potere". Alla domanda se tornerà mai a fare il mezzobusto, la risposta è stata: "Purtroppo non dipende da me". "Quello che mi è stato fatto è una grande porcata - ha detto al microfono - i giornali hanno raccontato le loro versioni a seconda delle fonti a disposizione ma il fatto è che non si può occupare un telegiornale di un servizio pubblico. I telespettatori non pagano un tg per ricevere un’informazione di una parte". 

"MAI SCESI COSI' IN BASSO"
Tiziana Ferrario qualche settimana fa aveva scritto e affisso in bacheca una lettera indirizzata ai suoi colleghi per denunciare il clima che si respira in redazione: "La nostra redazione non era mai scesa così in basso, al Tg1 si sta consumando un disastro. Quello che sta accadendo da mesi in questo giornale, le emarginazioni di molti colleghi, i doppi e tripli incarichi di altri, le ripetute promozioni e le ricompense elargite sotto forma di conduzioni e rubriche sono il frutto di una deregulation che viene da lontano ma che si è ulteriormente inasprita e che a mio parere non promette nulla di buono per il futuro e ci sta portando a una perdita di credibilità del Tg1", aveva denunciato l'ormai ex conduttrice.

"Da mesi siamo sui giornali, sotto pressione non certo per gli scoop che abbiamo messo a segno, perché non vedo scoop da tanto tempo, ma per le aspre polemiche che ci circondano. E' davanti agli occhi di tutti che siamo sempre sotto il 30% di share. Una soglia che una volta temevamo di toccare e vivevamo come una sconfitta", aveva poi concluso la giornalista. (Apcom)

Nessun commento:

Posta un commento