In questo momento sono davanti al computer, sopra di una scrivania. C'è parecchia parte della mia vita, in questo momento. Un mostruoso guazzabuglio. Sono presenti parecchi cd tra i quali spiccano uno di De Gregori, uno dei Guns N' Roses, quello degli Aina e vari altri misti; ce ne sono due che poi dovrò ricordarmi di scendere a Paolo. Poi, è pieno di carta e appunti; in pratica lo stretto necessario per la tesi. Sono due/tre articoli in inglese, uno in italiano e qualche foglio colmo di scrittura a matita. Il telefonino, che non manca mai. Una matita, tre penne, di cui una scarica, un righello ed una gomma. Un deck Box di carte Magic di mio fratello. Una calcolatrice rotta. Un bullone. Una tazzina di caffè vuota da qualche ora (ora che ci penso, oggi pomeriggio ho preso un solo caffè... mi sto per sentir male). C'è, appoggiato, il joypad della playstation. Una lampada da tavolo. Un pacchetto di fazzolettini. Due spartiti per pianoforte di mio fratello. Una tab, mia. Qualche pezzo di carta strappato con annotata una formazione di fantacalcio. Una rivista. Una pagina del messaggero di due giorni fa.
Ho appena "seccato" una zanzara.
Mi dispiace di non avere una fotocamera per immortalare il mio altare del sapere; sarebbe stato divertente. Ho provato a descriverlo, molto semplicemente. Così si può capire come mai lo studio tarda a concretizzarsi nella laurea.
in bocca al lupo :)
RispondiEliminaSon tanto brava
RispondiEliminaSon tanto brava lungo il giorno.
Comprendo,accetto,non piango.
Quasi imparo ad aver orgoglio quasi fossi un uomo.
Ma,al primo brivido di viola in cielo
ogni diurno sostegno dispare.
Tu mi sospiri lontano:"Sera ,sera dolce e mia!".
Sembrami d'aver fra le dita la stanchezza di tutta la terra.
Non son più che sguardo,sguardo perduto ,e vene.
Sibilla Aleramo