lunedì 27 giugno 2005

L' EVENTO/1 : Labyrinth

E tutto ebbe inizio.


Dopo 20 minuti di sound-check, ecco i Labyrinth a salire sul palco. Entrata dei componenti con le camicie di forza, ovviamente per i musicisti con le mani libere in modo da suonare ed esplodere tutto il loro power metal. Di seguito il cantante, Roberto Tiranti, con la camicia di forza che legava ben bene le braccia dietro la schiena... camminata pensierosa, a squadrare la folla, e piano piano verso il microfono che... E' TROPPO ALTO... Non c'è problema, armeggiamento stile "monco" ed ecco che il mic scende come per magia. E da lì, non si è capito più nulla.


Nonostante un sound-check "fatto con il culo" (Lancio dixit), nonostante tutti i presenti fossero lì per i Dream Theater e in seconda battuta per gli Angra, i Labyrinth hanno spaccato, hanno scaldato il pubblico (non che ci volesse molto dopo tre ora sotto il sole) e hanno fornito una grandissima prova. Purtroppo le chitarre non è che si siano troppo sentite, si percepivano solo le note alte, la batteria e il basso giocavano ad impastarsi (fonico di merda).... in mezzo a ciò, ecco Tiranti a risollevare e a far rifulgere il tutto. Una voce pazzesca! Una voce enorme, potente, alta! UN FENOMENO! Mamma mia, ero con gli occhi di fuori e con le orecchie polverizzate dai suoi acuti che raggiungevano vette impensabili (gli si sarà ghiacciata l'ugola?). Una presenza scenica paurosa, sempre alla ricerca del pubblico, sempre ad incitare, a urlare...


Di pezzi ne conoscevo solamente uno, quel Moonlight con cui hanno chiuso la loro mezz'ora, ma ero soddisfatto. Approfondirò sicuramente la conoscenza di questo gruppo italiano (è sempre bene ricordarlo).


Finito, tutti a smontare velocemente, pronti a...

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