mercoledì 27 dicembre 2006

Certe volte i giorni nascono e hanno sviluppi imprevedibili. Partiamo dall'inizio (e questo è proprio l'inizio, sono le 3:00 di mattina del 26 Dicembre...). Casa di amici, in compagnia di amici. Tavolo, tante sedie, carte (troppe carte), sigarette, freddo, Lino vestito peggio di Arlecchino, io con un sonno micidiale (colpa delle carte, lo ribadisco). Pausa della bisca, tutti che girano, chi va via, chi michia ancora 'ste (caxxo) di carte, chi fumicchia nel freddo (ah ah ah, bravo Sirchia... ah ah ah), io e Propoli l'uno davanti all'altro.


"Allora?"


"Allora che?"


"'Sta batteria?"


"Ma non avevi detto il 30?"


"Sì, l'avevo detto, ma ho voglia di suonare"


Balena tra le mani il cellulare. Scatta la telefonata.


"Joey?"


"Mmm"


"Uè, ma mica stai a dormì?"


"Sì"


"Sei un idiota... domani montiamo la bestia?"


"Mmm... boh..."


"Vabbè, ti chiamo domani"


Il domani che è ancora l'oggi di cui si narra, ore 12:00 circa, casa mia. Sempre telefono, sempre stesso numero.


"Joey? Mica stai ancora a dormì?"


"Sì"


"A dopo"


Un pò più tardi, sempre il solito ambaradan.


"Joey?"


"Uè... com'è? Come va? Tutto a posto?"


"Vedo che sei sveglio... allora?"


"Allora che?"


"Che ti ho detto stanotte?"


"Perchè, ci siamo sentiti?"


"- - -"


"Io non ti vedo, nè sento da sabato"


"Vabbè, tralasciamo... oggi ce la facciamo a montare la batteria?"


"La devo ancora smontare... non credo proprio..."


"Vabbè..."


Ore 15:00. Casa mia, io che gioco con mio fratello a PES6. Telefono che squilla (nel mentre prendo un gol).


"Joey, che c'è?"


"La batteria è smontata... muoviamoci"


Dopo due ore e mezza, esplodono le prime rullate ed i primi accordi. Per la prima volta ho avuto una distorsione con i controcazzi. Ho suonato male ma da urlo (non toccavo la chitarra da 4 mesi).


Ah, dimenticavo. E' la fine.

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