lunedì 20 marzo 2006

Un personaggio

Ho un amico. Si chiama Andrea. E' un personaggio particolare, diciamo così. E' all'università, ma non segue. Quando segue non si applica a capire. Quando capisce, non studia. Quando studia... già, quando studia? Non si può avere un'idea. Studia meno di me. E non ha mai tempo per niente. Infattti, se il suo più grande hobby è ingegneria gestionale, il suo lavoro spazia in molteplici campi assorbendo tutte le (poche) cellule neurali che possiede. Giornalista sportivo (e non); ebayer di professione; segue corsi di tedesco; sente musica, sempre e comunque; compra pupazzetti di calciatori; tifa Napoli Soccer; fa il fantacalcio; gira per Piazza dei Miracoli a 100 giorni dall'esame di ragazzi che potrebbero essergli figli; tifa anche Arsenal (e gli farò/faremo il culo in Champions); esce il sabato sera senza meta; conosce i codici di magazzino di tutti i prodotti commerciabili delle upim della toscana; ha una collezione infinita di dvd; segue qualsiasi sport senza praticarne alcuno; ride; salta la fila a mensa ogni volta in modo diverso; winka (lo si vede dalla fato... ma anch'io lo faccio); conosce tutti; ha parlato al telefono con Mino Reitano; ha seguito il torneo di Viareggio; ha parlato con CAressa, il suo guru; fa le telecronache alle partite (questa è collegata alla precedente); non gli piace "prenderlo sotto il codino"; "ingarra" alcune figure di merda inenarrabili; riesce a saltare da un corso di laurea all'altro senza risentirne minimamente... e quante ne dimentico! Che dire, per concludere e per dare un senso a questo post? Ha aperto un blog; anzi, un non-blog. E nessuno può sapere fino a quale limite potrà spingersi.

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