Nel silenzio della carta stampata, che mai come in queste occasioni servirebbe per avere qualche numero scritto e non qualche numero detto, ieri, oggi e domani si sta assistendo al pianto dei ricchi in una macelleria sociale. In pratica, chi ha qualche dindo in più passa a far la spesa dai fornitori proletari di salsicce della Festa Dell'Unità. Bella e suggestiva immagine, non c'è che dire. Ma sarà vera?
C'è chi ha il famigerato SUV, che si vocifera sia un cargo siberiano il cui possessore è rimasto intrappolato dentro e non riesce a liberarsi; c'è chi guadagna, ma non abbastanza; e chi spende, più che dovrebbe; le manovre sono ardite, da fare a zig-zag tra PIL (una intera foresta di PIL), aliquote (versione riveduta e corretta di un velivolo in dotazione all'areonautica senegalese degli anni '60), rimodulazione (parola che evoca il sequel di un film... Finanziaria 2007 - The Return) ed equità (operazione semplicissima che si insegna alle elementari e che tali laureatoni del Parlamento, soprattutto i non mancini, non riescono proprio a capire). Mah.
Sinceramente, non so che dirvi. Alla prossima.
Nessun commento:
Posta un commento