Riecco Pronto e Pappato, la mia simil-rubrica di simil-cucina. Cose che mangio e che, a volte, mi capita di cucinare. Oggi un piatto non molto estivo, a dir la verità; comunque, uno dei miei preferiti.
PASTA E LENTICCHIE
Ok. Questa è difficile nella sua semplicità. Perchè? Capirete in seguito. Bisogna prendere una pentola (qui a Livorno è nello stipite sotto i fornelli; a Gaeta, sotto il lavandino; a casa vostra... che caxxo ne so? Cercate!) e posizionarla con cura sopra un fornello. Versare acqua (non tanta, ma nemmeno poca) e mettere uno (o due) spicchio(i) d'aglio, un pò di sedano e le lenticchie. Qua sono le difficoltà di cui vi parlavo. Bisogna scegliere le lenticchie UNA PER UNA pena morte per asfissia (una lenticchia troppo grossa di traverso può provocare spasmi indicibili, fuoco di S.Antonio e prurito sparso, oltre la controindicazione della già citata morte); la lenticchia deve essere piccolina, di forma leggermente a disco volante, di colore preferibilmente scuro (io preferisco le lenticchie più scure sempre per la solita storia che il nero sfila). Dopo aver perso dalle 5 alle 6 ore (ecco perchè si dice che pasta e lenticchie è lunga da fare) nella scelta attenta di questo simpatico legume, si può finalmente "svacantarlo" (ricordate cosa significa, vero?) in acqua, accendendo il fuoco (medio o basso) e lasciando il tutto a fare plof plof (o blob blob a casa di Enrico Ghezzi). Ah, dimenticavo... un pochino di sale ci sta bene (poco). Ah, dimenticavo ancora... l'olio! Questo è importante! E se volete un gusto più ricco e rotondo (termine culinario che non significa un emerito... legume, restando in tema) aggiungete un pò di dado o di brodo granulare. Inoltre, per rendere il gusto da rotondo a sferico si può (io lo faccio solo ogni tanto, non sempre) aggiungere un pò (pochissima) salsa di pomodoro. Si lascia, come detto, fare plof plof (o blob blob) per un bel pò (più si lascia e meglio è, secondo me). Io, ad occhio, mi regolo guardando l'acqua; deve cominciare a riassorbirsi e deve essere scura. Quindi, se riesco a specchiarmi dentro, non va ancora bene, perchè troppo chiara e troppa (potete in questo caso chiedere "Chi è il più bello del reame?" e aspettare che le lenticchie vi rispondano); quando invece vedete quest'acqua scura e comunque meno di quella iniziale (ma, sia chiaro, ci deve essere abbastanza liquame), siete quasi al capolinea. Infatti non dovete far altro che alzare leggermente il fuoco (per i decelebrati, significa aumentare il getto di gas, non sollevare il piano cottura) aspettando di veder l'acqua bollire e aggiungere la pasta. Io consiglio pastina (tipo stelline, aghetti...) anche se possono andare anche tubi, tubicini, tubetti e pasta per minestra in generale. Se non avete niente da fare, consiglio di scegliere ONE BY ONE anche la pasta, così da poter dire di aver fatto un controllo di qualità perfetto. Attendere a questo punto fino alla cottura della pasta. Io consiglio di impiattare con poca acqua, quasi nulla (insomma, non molto brodoso) e lasciar riposare per qualche minuto. Così si arriva alle 12 ore consecutive e facciamo conto pari.
Fatto. Come direbbe la Parodi... Cotto e mangiato. Io dico... ciò che non ti uccide, ti rende più forte!
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Se si vuol rendere la preparazione ancora più lunga ma accurata, consiglio di mettere le lenticchie a bagno dalla sera prima (se si ha fretta basta anche un oretta o due!) ovviamente dopo averle scelte una per una! E se mangiate le verdure al sedano potete aggiungere anche carota e cipolla per un gusto + intenso!
RispondiEliminaZia Vissanoletta