Sulle questioni politiche mi reputo un perfetto semi-ignorante; certo, provo spesso a leggere un giornale o guardare una tribuna o un confronto (difficile trovarne di seri, però...). E cerco di leggere, guardare e ascoltare criticamente, pesando e pensando. Ma rimango pur sempre un semi-ignorante, così come in molti altri campi; in altri ambiti, invece, sono un ignorante completo, ma questa è un'altra storia. Succede però che amici e conoscenti vengano da me e "mi appiccino" (usando una forma dialettale delle mie lande); e allora, accendendomi (traduzione della precedente espressione), comincio a parlare e parlare e profferire ed argomentare. E mi stupisco nel constatare che ci sono persone che mi stanno anche ad ascoltare. Divertente.
Il punto è: perchè? Dico cose giuste? Le dico bene? Sono circondato da fans etero/omosessuali? Oppure, oggi, si crede di sapere, si inizia un discorso e poi, una volta nella ragnatela, non si sa più come uscirne se non con la solita frase "...tanto destra, sinistra... tutti la stessa merda...". Non sono una persona con una concezione così difensiva della vita, preferisco non farmi scudo con parole usate ed abusate. Meglio un attacco ragionato, con inserimenti dalle fasce e cross tagliati.
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