Non le ho mai viste dal vivo, ma le Dolomiti le ho sempre conosciute, vuoi per i libri scolastici, vuoi per il fatto di essere un orgoglio nazionale e mondiale, vuoi per il mio adorato ciclismo che con il suo Giro dell'Italia, ogni anno passa e rende testimonianza. Le Dolomiti, le montagne che si sfarinano nonostante la possanza e la mole. E i giochi di luce, fenomenali ed inattesi. Vorrei essere come loro.
Forse, però, già lo sono. Quando vivo dei miei silenzi. Quando ruggisco insieme alle mie valanghe interne. Quando risplendo - sì, a volte capita - di rosa ed arancio e rosso e bianco. Sono fiero di esserlo.
E le mie decisioni, anche se a prima vista possono essere errate, cieche, distruttive, felici, perfette, bieche, indifferenti, piene di sentimenti contrastanti, ritardate, impulsive, sono mie, e mie restano. Io perdo, io vinco. Qualcuno può sentirsi trascinato, ma io non devo chiedere alcuna scusa, non devo dire niente. Quando so di non star facendo nulla di male e quando credo di essere nel giusto, non mi giustifico e lascio scorrere.
Queste parole mi pesano. Perchè non sono aduso a discorsi del genere, non mi piace sentirmi in dovere di parlare.
Ma le Dolomiti le ho nel cuore.
Non credevo che una battuta della Littizzetto potesse scatenare un tale putiferio di riflessioni....volevo una risposta e non mi pento di aver provocato una reazione,avendo atteso a lungo.poi,conseguenza di ogni mio gesto è lo star male,stavolta per non aver saputo neanche il motivo del no, continuando a domandarmi se sia colpa della mia natura o di ragioni a me estranee.Grazie per l'onestà comunque.
RispondiElimina