Un giorno si alzò dal letto, guardò la sveglia che ancora doveva suonare e disse:<<Driiin>>.
Poi la spense e continuò a dormire, affogando nel sonno tutte le scadenze della giornata e della vita. Sarebbe arrivata in ritardo sul lavoro. Non avrebbe visto Marco a pranzo, ormai una tassa sulla felicità. Niente caffè e sigaretta. Niente shopping.
Pensò, con quella parte di cervello ancora ancorata alla presunta e pressante realtà, nelle pieghe del riposo. Oggi vivrò davvero.
Bella...Significativa soprattutto.
RispondiEliminathanks... forse continuerò il racconto... ciao
RispondiEliminabellissima, breve ma bella, scrivile frequentemente ste cose perche a me piacciono, a però c'è un problema io domenica parto!!
RispondiEliminavado in vacanza dunque non aggiornerò il blog
ciao sebi e se tu hai in mente una vacanza che sia buona!!!